Botta e risposta duro e senza precedenti tra il Pm Nino Di Matteo e Forza Italia. Al centro la sentenza di oggi sul processo Trattativa. 

“La sentenza dice che Dell’Utri ha fatto da cinghia di trasmissione tra le richieste di Cosa nostra
e l’allora governo Berlusconi che si era da poco insediato. La corte ritiene provato questo”. Lo ha detto il pm Nino Di Matteo, storico magistrato del pool che ha istruito il processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.

“Il verdetto – ha aggiunto – dice che il rapporto non si ferma al Berlusconi imprenditore
ma arriva al Berlusconi politico”.

Parole forti a cui Forza Italia ha risposta con una durissima replica e annunciando querela.

“Forza Italia respinge con sdegno ogni tentativo di accostare, contro la logica e l’evidenza, il
nome di Berlusconi alla vicenda della trattativa stato-mafia. Il fatto che uno dei Pubblici Ministeri coinvolti nel processo – non a caso assiduo partecipante alle iniziative del Movimento
Cinque Stelle – si permetta, nonostante questo, di commentare la sentenza adombrando responsabilità del Presidente Berlusconi è di una gravità senza precedenti e sarà oggetto dei necessari passi in ogni sede”. Si legge in una nota di FI.

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