Nino Di Matteo aveva ricevuto la proposta dal neo Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di dirigere il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria.
Per il depistaggio sono indagati a Messina anche due pm dell'epoca: Anna Palma e Carmelo Petralia. Anche loro, come i poliziotti, rispondono di calunnia aggravata.
Sono stati 1184 i voti di Di Matteo, candidato da Autonomia e Indipendenza, e in servizio alla Direzione nazionale antimafia, dopo una lunga esperienza alla Procura di Palermo.
Diventa un caso l’intervista sui mandanti occulti della strage Falcone rilasciata a “La7” da Nino Di Matteo, il pm palermitano che ha istruito il processo “Trattativa”, oggi Sostituto della Direzione […]
Il Pm del processo trattativa Stato Mafia critica la sentenza della Corte uropea e lancia l'allarme sulla possibile strumentalizzazione contro il 41 bis
L'annuncio nel giorno della polemica Salvini-Saviano. Attacca il Pm Nino Di Matteo da tempo vicino ai 5 stelle ma che adesso sembra in difficoltà politica
La sentenza arriva in un momento delicato per il Paese e fornisce un involontario assist al leader politico dei 5 stelle che da settimane dice 'alleati con chiunque ma mai con Berlusconi'
"Il verdetto - ha aggiunto - dice che il rapporto non si ferma al Berlusconi imprenditore ma arriva al Berlusconi politico". "Forza Italia respinge con sdegno ogni tentativo di accostare, contro la logica e l'evidenza, il nome di Berlusconi alla vicenda della trattativa stato-mafia" la replica
Condannati i vertici del Ros dei Carabinieri e il boss Leoluca Bagarella ma l'altro presunto boss Cinà, Ciancimino Jr e l'ex senatore Marcello Dell'Utri. Si dice sollevato l'ex Ministro Nicola Mancino unico assolto
Condannati i vertici del Ros dei Carabinieri e il boss Leoluca Bagarella ma l'altro presunto boss Cinà, Ciancimino Jr e l'ex senatore Marcello Dell'Utri. Si dice sollevato l'ex Ministro Nicola Mancino unico assolto
Al centro del dibattimento tenuto davanti alla corte d'assise, il presunto patto che pezzi delle istituzioni, nel '92, tramite i carabinieri, avrebbero stretto con Cosa nostra per fare cessare le stragi.
di Redazione
aveva querelato giuliano ferrara per le critiche espresse in un editoriale
Lo scrive il giudice di Milano Maria Teresa Guadagnino nelle motivazioni della sentenza con cui a dicembre ha assolto il giornalista e fondatore de 'il Foglio' Giuliano Ferrara accusato di diffamazione
di Redazione
il pm nino di matteo ripercorre le intercettazioni del boss
"Riina non immaginava di essere intercettato, altrimenti non avrebbe discusso di argomenti relativi ai suoi familiari e del suo patrimonio, parlando anche di beni intestati a prestanomi che non sapevamo essere suoi, né avrebbe espressamente minacciato di morte alcuni pm di questo processo", precisa Di Matteo.
di Redazione
le parole del neo assessore non sono piaciute a nessuno
Sit-in stamane in piazza Vittorio Veneto di Scorta Civica a sostegno del pm Nino Di Matteo.
La manifestazione è stata motivata dal rifiuto e ferma opposizione alle parole pronunciate da Sgarbi qualche giorno fa, quando disse che "il pm ha tratto beneficio dalle minacce di Riina, è diventato un martire".
Stamattina Vittorio Sgarbi, da pochi giorni assessore regionale ai Beni culturali in Sicilia nella giunta di centrodestra di Nello Musumeci, intervenendo ad Agorà su Rai3 ha detto che il PM Nino Di Matteo, "ha tratto beneficio delle minacce di morte ricevute dal carcere da Totò Riina. Ha cavalcato l'onda per fare il martire."
di Redazione
Al centro il contenuto delle ultime intercettazioni
La data è stata fissata all'udienza di oggi dai giudici che celebrano il dibattimento. Graviano, storico capomafia di Brancaccio dal 1994 al 41 bis, verrà sentito in videoconferenza.