I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale su delega della procura hanno sequestrato due dipinti falsamente attribuiti al maestro Amedeo Modigliani esposti in mostra presso il Palazzo Bonocore a Palermo.

Gli accertamenti in base alla documentazione che accompagna le opere come certificati di autenticità e provenienza, privi di autorevolezza dal punto di vista scientifico e pieni di passaggi contraddittori, avrebbero confermato l’ipotesi dei falsi e così è scattato il sequestro.

Si tratta di un dipinto olio su tela cm 65×70 titolato “Hannelore”, provenienza eredità giacente del Tribunale Civile di La Spezia e il dipinto olio su tela cm 62,5 x 40 titolato “Donna con cappello”, provenienza proprietà privata di una famiglia di Reggio Emilia.

A Roma e Spoleto sono stati eseguiti due decreti di perquisizione a carico del presidente dell’Istituto Amedeo Modigliani di Spoleto (procacciatore delle suddette opere) e del curatore della mostra (autore anche delle certificazioni di autenticità), entrambi indagati per il reato di contraffazione di opere d’arte.

Nel corso delle operazioni veniva rinvenuta copiosa documentazione cartacea relativa all’organizzazione della mostra ed alla provenienza delle opere in sequestro, e venivano sequestrati materiale informatico di 27 beni d’arte di pregio verosimilmente contraffatti (di cui 3 opere grafiche di Modigliani e 24 dipinti di Picasso, Chagall, De Nittis, Boldini, Dalì e Guttuso) nascosti in una autovettura nella disponibilità di uno degli indagati, su cui sono in corso ulteriori accertamenti.

Il controvalore delle due opere sequestrate presso il Palazzo Bonocore di Palermo, se fossero immesse sul mercato come autentiche, potrebbe raggiungere cifre considerevoli, che, se quantificate avendo riguardo alle polizze assicurative stipulate sulle tele, ammonterebbero a nove milioni di euro l’una. I beni d’arte sequestrati presso le residenze degli indagati, il controvalore, qualora immessi sul mercato come autentici, supera i cinque milioni di euro.