Un centro estetico è stato sequestrato dai carabinieri del Nas in una traversa di via Libertà a Palermo.

La struttura aperta da tempo era senza autorizzazioni. I controlli sono scattati nell’ambito delle verifiche per il rispetto delle norme anti Covid19.

Nel corso delle verifiche è emerso che il centro non aveva i necessari nulla osta da parte della pubblica amministrazione. La titolare è stata segnalata alla Camera di Commercio per i provvedimenti che dovranno essere presi.

Sono state elevate anche sanzioni amministrative. Circa 850 euro per mancanza titolo di estetista e 350 per mancanza di autorizzazione, e 3000 euro per la vendita di integratori alimentari in assenza di Scia.

A quanto pare il centro estetico, pur essendo totalmente abusivo, poteva vantare numerosi clienti.

Negli ultimi mesi i controlli delle forze dell’ordine, per il rispetto delle misure anti contagio, sono stati intensificati in tutte le province dell’Isola.
Molte le attività sottoposte a verifiche nel corso delle quali sono spesso emerse numerose irregolarità.
Lo scorso febbraio, solo per fare un esempio, sempre a Palermo, stavolta nella centralissima via Sciuti, è stato sequestrato un centro massaggi, dove, hanno scoperto le forze dell’ordine, si praticavano prestazioni sessuali a pagamento.
Le indagini sono state condotte dagli agenti del Commissariato Libertà, che hanno sequestrato l’appartamento ed hanno denunciato per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, due donne palermitane, rispettivamente, di anni 40 e 28.
L’attività era svolta nell’immobile, dietro le false insegne di “centro massaggi”, ma le prestazioni offerte non erano solo quelle tradizionalmente massaggistiche e si spingevano ben oltre.
Al momento dell’ingresso degli agenti, inizialmente fintisi clienti, sono state individuate cinque ragazze di età compresa tra i 20 e i 37 anni (una di queste dell’Est-Europa, le altre italiane).
L’attività era intensa e i cellulari delle donne nel corso della perquisizione avevano continuato a squillare ininterrottamente, producendo circa 150 chiamate senza risposta.

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