Il ritratto di Donna Franca Florio è lì a far bella mostra di sè all’ingresso del secondo piano della Fondazione Sicilia (ex fondazione Chiazzese) in via Libertà a Palermo. Quello che manca, invece, è l’atteso assessore ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi (naturalmente non manca il sindaco Leoluca Orlando, e come potrebbe).

L’assessore regionale ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi, indicato come dimissionario da una nota della Presidenza dell’ars e considerato tale in virtù della sua elezione al parlamento nazionale, avrebbe dovuto sciogliere questa mattina la riserva. Doveva farlo in occasione di una conferenza stampa che lui stesso aveva convocato per presentare il rientro in Sicilia del noto dipinto di donna Franca Florio insieme alle iniziative in cantiere da parte dell’assessorato e a quelle programmate da qui a breve.

Ma Sgarbi ha ‘piantato’ tutti. Alla folla di giornalisti politici presentatisi alla Fondazione Sicilia non è rimasto che godere del dipinto, di una donna Franca che guarda eterea le cose della Sicilia di oggi, un po’ stranita in realtà.

Seguendo tradizione l’assessore che aveva due scelte, andare o restare, ha scelto la terza via, quella di non scegliere. Come BlogSicilia aveva anticipato questa mattina, infatti, le sue dimissioni date per certe, certe in realtà non sono affatto.

Onde evitare fraintendimenti Sgarbi non parla e si limita a dire per interposta persona che andrà “ma non ora”. Dunque resta al suo posto forse per dispetto, forse per continuare ad aumentare l’aurea di mistero su questa decisione che non arriva.

La sensazione è che voglia ‘vendere’ il posto ottenuto in Parlamento al miglior offerente. Insomma se ne andrà, sì, ma solo se gli fanno fare il ministro. Intanto la poltrona di parlamentare non gli interessa più di tanto. Per decidere ha ancora tempo e se lo prenderà tutto fino all’ultimo istante. E della fuga in avanti di Miccichè così’ come della mozione di censura dei grillini lui non si cura (avrebbe certamente usato una parola diversa se a dirlo fosse stato lui in persona). Per il momento resta assessore e i suoi progetti invece di presentarli alla stampa che può fargli qualche domanda scomoda, si prepara a lanciarli in tv dove le domande sono limitate dal ‘servizio pubblico’