Il Consiglio comunale di Palermo ha, dopo una lunga maratona in aula, detto sì al nuovo contratto di servizio con la Rap. L’azienda potrà effettuare la pulizia della città e gestire il ciclo integrato dei rifiuti per i prossimi 15 anni mantenendo pubblico il servizio per Palermo. L’approvazione del nuovo contratto distende anche gli animi dei lavoratori che nei giorni scorsi, vista l’impasse del Consiglio, avevano avviato lo stato di agitazione.
La Rap mantiene il servizio di raccolta e spazzamento rifiuti ma non si occuperà più di manutenzione stradale.
Ci sono voluti 8 giorni affinché il Consiglio si pronunciasse per il nuovo contratto. I lavoratori in assemblea da due giorni hanno sospeso lo stato di agitazione. La conferma arriva dagli Rsu di Fit Cisl Uiltrasporti e Filas che si dicono soddisfatti alla luce del nuovo contratto di servizio. “Un ringraziamento sincero a tutti i lavoratori – si legge in una nota -, che in queste giornate di assemblee hanno ancora una volta dimostrato la capacità di unirsi e compattarsi di fronte a momenti di incertezza e criticità per il loro futuro”.
Secondo i sindacati, l’approvazione di questo atto è un segnale forte a garanzia del futuro della società e della tutela dei quasi 1800 lavoratori. Il nuovo contatto, inoltre, dovrebbe permettere alla Rap di rilanciarsi e di poter programmare finalmente investimenti concreti a medio e lungo termine per migliorare i servizi svolti e dotarsi di un’impiantistica all’altezza della quinta Città d’Italia. Lo confermano anche Italia Viva e Italia Viva-Sicilia Futura che chiedono un piano industriale solido che “assicuri servizi ottimali, specie adesso che le risorse umane ed economiche potranno essere concentrate esclusivamente sull’igiene ambientale”.
Il nuovo contratto di servizio affida alla Rap la gestione dei rifiuti per i prossimi 15 anni “salvaguardando il servizio pubblico e mettendo la parola fine agli interessi e alle pressioni dei privati nel business dei rifiuti. La prospettiva di stabilità consentirà all’azienda di operare i necessari investimenti e di pianificare il suo futuro che resterà pubblico”, a sostenerlo è il gruppo consiliare di Sinistra Comune.
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