Il Consiglio comunale di Palermo ha bocciato la proposta del Movimento 5 stelle che prevedeva l’installazione di cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti nei loghi pubblici del Capoluogo. Il provvedimento era contenuto in uno degli emendamenti contenuti nella proposta di contratto che sarà firmata dall’ente comunale e la Rap.
In Consiglio è in corso, infatti, l’approvazione del nuovo contratto di servizio che nella giornata di oggi vedrà la definizione per 15 anni della gestione dei rifiuti alla Rap.

Duro, dopo la bocciatura dell’emendamento è il gruppo consiliare del M5S. “La maggioranza – ha detto Antonino Randazzo – ancora una volta ha dimostrato con i fatti di non avere una visione ambientale e sostenibile sui rifiuti bocciando clamorosamente dei nostri emendamenti come quello ad esempio sulla installazione di cestini per la differenziata e sui centri di riuso”.

La proposta è stata bocciata dai partiti di maggioranza e, in particolare, prevedeva l’installazione e la gestione di cestini per il conferimento dei rifiuti da imballaggio in carta, plastica, metallo e vetro dislocati nelle aree pedonali, presso piazze, ville, giardini e nelle zone della movida. Installazioni frequenti in molte città italiane come ad esempio a Terrasini, Isola Delle Femmine nel palermitano.

Intanto visto che il Consiglio tarda ad approvare il nuovo contatto con la rap, i dipendenti della partecipata proclamano lo stato agitazione per chiedere l’immediata approvazione da parte del consiglio comunale di Palermo del nuovo contratto di servizio. I sindacati di categoria, Fit Cisl Uiltrasporti e Filas hanno indetto le assemblee e definito il programma a partire da oggi, 6 luglio. “Continuiamo a registrare una sterile contrapposizione politica all’interno del consiglio comunale, che ha quale unica conseguenza quella di mettere a serio rischio la continuità aziendale e il futuro di 1800 lavoratori” commentano le Rsu di Rap di Fit Cisl, Uiltrasporti e Filas Vincenzo Trania, Francesco Sinopoli e Carmelo Giallombardo.