Il mancato rinnovo del contratto di servizio Rap e la discussione in consiglio comunale non può lasciare in silenzio i sindacati.
“I lavoratori sono stanchi, da giorni assistono alla discussione in corso al consiglio comunale di Palermo sul nuovo contratto di servizio di Rap registrando nelle posizioni di alcuni consiglieri, una contrapposizione sterile e meramente politica e non tecnica s’approvazione di questo atto fondamentale per la prosecuzione del servizio pubblico in città e la serenità di circa 1800 dipendenti”.
Cosi le Rsu di Rap di Fit Cisl, Uiltrasporti e Filas Vincenzo Trania, Francesco Sinopoli e Carmelo Giallombardo, annunciano da oggi lo stato di agitazione dei lavoratori Rap.
“Tra le beghe politiche non può restare impantanato il futuro dei lavoratori, dell’azienda e del servizio ai cittadini. Il consiglio comunale agisca con responsabilità e permetta alla società di poter strutturare un piano industriale degno della quinta città d’Italia e di garantire 15 anni di servizio pubblico. Nessuno pensi di far ricadere queste contrapposizioni sulle spalle dei lavoratori che, con grande spirito di sacrificio e responsabilità ogni giorno svolgono i servizi previsti”. I sindacati annunciano infine, “siamo pronti ad organizzare le assemblee in tutti i turni e sedi aziendali se non verrà subito approvato il nuovo contratto”.
“Il consiglio comunale di Palermo ha dimostrato in più occasioni, come quella sugli extra-costi, di avere a cuore la Rap e il futuro dei lavoratori. Da parte della Fiadel-Cisal nessuna fuga in avanti: attendiamo l’esito del dibattito d’Aula sul rinnovo del contratto con Rap che, siamo sicuri, sarà positivo per l’azienda e la città. In gioco ci sono non solo l’azienda e centinaia di lavoratori, ma il bene di tutti i palermitani e per questo serve senso di responsabilità anche da parte delle organizzazioni sindacali, evitando iniziative potenzialmente dannose”. Lo dicono Agostino Cospolici e Antonio Vaccaro, rsu Fiadel-Cisal di Rap.
Nei giorni scorsi erano già intervenuti i sindacati di Rap con le RSU della Fit Cisl, della Uil Trasporti e della Filas.
“Irresponsabile – avevano già detto – non garantire la continuità aziendale e il futuro dei circa 1800 lavoratori. Domani scadrà la seconda proroga, finalmente il contratto nuovo è arrivato in aula, garantire 15 anni di servizio pubblico e gestione pubblica dovrebbe essere l’obiettivo di tutte le parti al di là di interessi di altra natura. Prevalga il senso di responsabilità, i lavoratori non resteranno spettatori passivi”.
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