Completata la “rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria” in Sicilia e il relativo “programma di valutazione” che, attraverso 53 stazioni di rilevamento su tutto il territorio regionale, fornirà un’informazione completa sui livelli di inquinamento. Un intervento voluto dal governo regionale e realizzato attraverso Arpa Sicilia, che consente di superare definitivamente la procedura di infrazione europea e porre fine alla gestione frammentata delle stazioni esistenti. A gestirle adesso sarà proprio l’Arpa, secondo le procedure operative di assicurazione e controllo qualità previste dalla normativa nazionale.

La mappa del posizionamento delle centraline

Delle 53 centraline installate sette si trovano nell’agglomerato di Palermo, cinque a Catania, due a Messina, 30 nelle zone industriali e le altre nove tra Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani. “Con l’approvazione del piano per la tutela della qualità dell’aria – afferma l’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro – parte in Sicilia una nuova stagione. Si completa un percorso che ci permette di chiudere il tema legato all’infrazione europea e rendiamo il futuro dei nostri giovani più sicuro. Adesso possiamo dire che grazie al governo Musumeci, in tema di pianificazione e tutela dell’ambiente, la Sicilia è al passo coi tempi”.

Più stazioni del minimo sindacale

La rete regionale può contare su un numero di stazioni superiore rispetto a quello previsto dalla nuova classificazione e dal decreto legislativo 155 del 2010. In particolare per le aree industriali che, come spiega Cordaro, “hanno avuto un’attenzione particolare da parte del governo regionale perché, a causa dei forti carichi emissivi, necessitano di un monitoraggio molto più intenso”. Qui infatti, in aggiunta alle sostanze inquinanti per le quali è obbligatorio il monitoraggio (diossido e ossido di azoto, anidride solforosa, pm10 e pm 2,5, benzene, piombo, arsenico, cadmio, nichel, ecc), vengono monitorate anche quelle non espressamente previste dalla normativa, ma particolarmente presenti come idrocarburi non metanici e idrogeno solforato.

L’Arpa: “Qualità dell’aria in tempo reale”

“Finalmente – aggiunge il direttore di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino – siamo riusciti a realizzare questo grande progetto che ci permetterà di conoscere in tempo reale lo stato della qualità dell’aria in Sicilia e d’informare nel modo corretto i cittadini, attraverso la pubblicazione dei dati sul nostro sito web. È un cambio di passo importante per l’Agenzia, che mira adesso a rafforzarsi anche sotto il profilo tecnico oltre che gestionale”.

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