“Per l’esavalente siamo sopra il 95% dei bimbi vaccinati, quindi la soglia fatidica che permette l’immunita’ di gregge e’ stata raggiunta. E per il morbillo abbiamo avuto una crescita di circa il 6%, quindi anche in questo caso ci avviciniamo a quella soglia”.
I numeri dimostrano che “le vaccinazioni sono aumentate e questo era l’obiettivo del decreto, non punire i genitori inadempienti. Perche’ i vaccini sono innanzitutto un diritto”. Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss.
Ma se in Italia le copertura hanno raggiunto il 95% in Sicilia la situazione non è paragonabile. Catania si ferma intorno all’85%, Palermo intorno all’88%, da Trapani ad Agrigento le coperture sono più basse come anche a Messina. Bene solo Ragusa e Siracusa. Di fatto la copertura regionale non arriva all’87% con migliaia di bambini che adesso rischiano di non poter frequentare la scuola. Per questo la regione siciliana ha inventato un sistema per dare tempo fino a fine marzo alle famigloie non ancora in regola.
Intanto per evitarlo il diniego scolastico il Codancons tenta di impedire il passaggio dei dati dalle asp alla scuola. “Nessun dato sensibile sui bambini non vaccinati può essere diffuso dalle Asl alle scuole o ad altri soggetti, e tutti i direttori delle aziende sanitarie che violeranno tale disposizione dovranno essere indagati per abuso di atti d’ufficio”. Secondo il Codacons, che presenterà oggi una diffida alle Asl di tutta Italia e un esposto a 104 Procure della Repubblica, il passaggio dei dati sarebbe una violazione dei diritti delle famiglie attraverso abusi sui dati sensibili dei minori.
“Il Garante della Privacy ha espresso di recente parere favorevole al modello regolamentare di flussi dei dati Asl/scuole elaborato dal Ministero della salute al fine di escludere dall’istruzione i bimbi non vaccinati, ma tale parere non può in nessun caso violare i principi fondamentali del Codice della Privacy”, denuncia il Codacons.
“E’ preciso obbligo delle scuole e delle Asl – denuncia il Codacons nell’esposto e nella diffida alle Asl – predisporre misure idonee a proteggere i dati sensibili degli alunni anche attivando corsi di formazione per i dipendenti che accedono al trattamento dei dati, e tutti i direttori generali delle aziende sanitarie che non si atterranno a tali principi dovranno essere indagati per abuso di atti d’ufficio”.
Ma il Codacons denuncia anche il caos scoppiato in queste ore in Italia sul fronte dei vaccini, con decisioni diverse tra i diversi Comuni e circolari regionali che aumentano i dubbi e rendono incerti gli adempimenti a carico delle famiglie. “Si stanno creando discriminazioni e trattamenti diversificati dei bambini rispetto all’obbligo vaccinale non solo da regione a regione, ma anche da comune a comune – afferma il presidente Carlo Rienzi -. Ciò determina una disparità di trattamento per le famiglie a seconda del luogo di residenza, ed eccessi inaccettabili con alcune scuole che hanno chiesto ai genitori adempimenti ulteriori rispetto a quanto previsto dalla legge ed enti che minacciano di far intervenire la Polizia contro le famiglie inadempienti. Per tale motivo chiediamo oggi alle Procure di tutta Italia di aprire inchieste sul territorio verificando eventuali abusi da parte delle Asl e accertando se le minacce di alcune scuole possano configurare il reato di violenza privata”.
In Sicilia la Regione sta inviando in queste ore una circolare nella quale invita a non bloccare le lezioni ma limitarsi a mandare un avviso/diffida ai genitori del bambino che risulti non vaccinato dando tempo fino a fine mese. Se dopo questo avviso la famiglia non si metterà in regola scatterà la multa e solo dopo, in caso di persistente violazione dell’obbligo, il divieto di frequenza.
“Stiamo chiedendo ai soggetti istituzionali interessati di avere maggiore tolleranza rispetto a provvedimenti diretti e sanzionatori, previsti dalla legge 119 del luglio 2017, fino alla fine del mese – precisa l’assessore Roberto Lagalla – per permettere l’aggiornamento e l’incrocio dei dati tra ASP e Scuole. In ogni caso, la copertura vaccinale in Sicilia è ad oggi rassicurante, secondo quanto rilevato dagli ultimi dati disponibili. Pertanto, confidiamo di aggiornare, nei prossimi giorni, il quadro generale con l’obiettivo di conformare i provvedimenti alle previsioni di legge e alla valutazione della situazione complessiva, registrata alla data odierna”.
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