Prosegue ai Cantieri Culturali alla Zisa il ricco programma del Sicilia Queer Filmfest 2017. Domani si comincia alle 16 al Cinema de Seta con la replica di una ricca sezione di cortometraggi in concorso.

Alle 18.30, introdotto dall’attrice protagonista Susanne Sachsse, sarà proiettato nella Sala Wenders del Goethe-Institut Ulrike’s Brain (2017) di Bruce LaBruce, un film di fantascienza con implicazioni politiche dai toni pulp, che omaggia i b-movies degli anni 60. La dottoressa Feifer aspira a diventare il leader di una nuova rivoluzione femminista. O almeno così l’ha convinta il cervello di Ulrike Meinhof, leader del gruppo terroristico RAF, con cui la donna intrattiene uno scambio telepatico. Salvato dal deterioramento dopo la sua morte nel carcere di Stammheim, il cervello guida la dottoressa alla ricerca di un corpo femminile ideale in cui possa essere impiantato.

In occasione della sua presenza al Queer Filmfest, Susanne Sachsse racconterà la sua esperienza di attrice, formatasi al Berliner Ensemble insieme ad Heiner Müller, Einar Schleef e Robert Wilson, nel corso della masterclass From Brecht to Bruce LaBruce and Back Again, che si propone di ripensare il ruolo della donna sul palcoscenico e sullo schermo. La masterclass sarà in lingua inglese.

In alternativa si potrà scegliere, al Cinema De Seta, la replica di El futuro perfecto (2016) di Nele Wohlatz, tenera storia d’amore tra due ragazzini che superano le difficoltà linguistiche e culturali per frequentarsi senza pregiudizi, cui seguirà Sarah Winchester, Opéra Fantôme (2016) di Bertrand Bonello, curiosa ricostruzione – tra danza e cinema – della vita di una donna esemplare: la moglie dell’inventore della celebre carabina Winchester, protagonista di numerosi western di successo.

Alle 20.30 la regista inglese Claire Simon presenterà il suo film Le concours (2016), che tra fiction e documentario segue i candidati allievi della prestigiosa scuola di cinema “La Fémis” di Parigi. Attraverso l’occhio attento e neutrale della sua telecamera, Simon ci racconta qualcosa dei rapporti tra le generazioni, parlando anche molto della nostra società ipercompetitiva. Le aspirazioni, il rigore, l’impegno dei giovani diventano metafora e modello di un percorso esistenziale.

Alle 22.30, conOrnithes (2012), proseguirà al De Seta l’omaggio al regista Gabriel Abrantes, cui farà seguito la replica di Le parc (2016) di Damien Manivel, una fiaba moderna che rievoca la potenza del cinema muto per parlare di temi quali l’adolescenza, la scoperta del desiderio e della sessualità e l’incomunicabilità ai tempi dei social media, giocando col cinema di genere ed i suoi linguaggi.

In alternativa, nella Sala Bianca del Centro Sperimentale di Cinematografia, si potranno seguire due documenti di grande interesse civile e politico: L’autre côté (2016) di Isabelle Bourgueil e Repeindre le monde (2016) di Youssef Gebran. Il primo è girato nella Rue de l’Industrie di una piccola cittadina delle Cévennes: da un lato della strada il cantiere di un nuovo “Museo delle arti e delle tradizioni popolari”, un progetto che intende ripristinare un antico laboratorio di filatura della seta dove gli operai discutono della necessità di un cambio nelle condizioni di lavoro; dall’altro lato una zona di alloggi a basso affitto pieno di residenti poveri e disperati. Un muro li separa. Il secondo ricostruisce la storia della pittrice Patricia, separata dalla madre a tre anni, che ha trascorso la sua infanzia all’interno della comunità settaria di Otto Mühl, alla quale era stata affidata dalla madre per essere cresciuta e educata. Dopo tanti anni, madre e figlia, in un intenso confronto, provano a capire le scelte che portarono la piccola Patricia all’interno della comunità fondata in Austria nel 1976.

In omaggio alla nomina di “Palermo Capitale dei Giovani 2017”, per tutto il festival i biglietti di ingresso per gli studenti costeranno solo 3 euro.