E’ scattata da mezzanotte la zona gialla per la Sicilia, unica regione italiana a tornare alle restrizioni e con essa la mascherina all’aperto e il limite di 4 commensali al tavolo del ristorante.
Da oggi in vigore le restrizioni ma più che la stessa zona gialla preoccupa il contagio che corre e che rischia di prtarci velocemente verso un devastante arancione
Il tasso di occupazione delle terapie intensive, intanto, in Sicilia è salito ancora al 12% (rispetto all’11% di venerdì), sopra dunque la soglia massima prevista del 10%. A seguire la Sardegna, che rimane stabile al 10%, e la Toscana al 9%. E’ quanto emerge dai dati Agenas di ieri sera. Stabile la Sicilia per l’occupazione dei reparti di degenza ordinaria al 21%, come anche la Calabria al 16% e la Sardegna al 15%.
Secondo gli esperti sicilia come professore Antonello Giarratano, presidente della società italiana anestesisti rianimatori, componente del Cts siciliano e direttore della Terapia intensiva del policlinico di Palermo, però il giallo non servirà a frenare il contagio
Giarratano invoca subito misure più stringenti: “Quando decideremo di fare sul serio avremo ancora tre settimane per vedere i risultati – sottolinea Giarratano – . Abbiamo fatto la scelta ‘economia’, adesso si deve tornare a quella ‘salute’. Senza salute l’economia si fermerà nuovo”.
Mascherine obbligatorie anche all’aperto e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante. E’ quanto cambia nella sostanza per la Sicilia che da lunedì passerà dalla zona bianca a quella gialla. Regole diverse e meno stringenti rispetto a quanto si era abituati a fare nei mesi scorsi. Adesso le misure prevedono che ci si possa spostare tra le regioni, anche senza il green pass, ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione aldilà del colore del territorio di provenienza e di quello di arrivo. Non ci sono più limiti orari alla circolazione, dunque nessun coprifuoco, che è stato eliminato lo scorso 21 giugno e che ha segnato duramente i mesi di lockdown.
Le mascherine, che in zona bianca sono già obbligatorie nei locali al chiuso, in gialla devono tassativamente essere indossate anche all’aperto. Teatri, cinema, concerti, musei e terme sono accessibili, ma vigono le stesse regole della zona bianca, quindi sempre con l’utilizzo del Green pass. Anche i ristoranti restano aperti sia al all’interno (con pass) che all’aperto (anche senza), ma in gialla il limite di commensali al tavolo è di quattro persone, con una deroga per i conviventi. Con il ritorno a scuola a settembre la presenza in classe al momento è garantita al 100% a meno che non si verifichino necessità di quarantene o focolai.