La Sicilia è una delle regioni italiane dove si evade maggiormente le tasse. Peggio fa solo la Calabria in materia di contributo fiscale al Paese. gli abitanti del Mezzogiorno in genere sono evasori più degli abitanti del Nord

Il dato emerge da uno studio della Cgia di Mestre che ha valutato la ‘fedeltà fiscale’ basandosi sulla contribuzione fiscale, sul reddito medio e sul Pil regione per regione.

Le regioni del Nord, con in testa il Trentino Alto Adige, guidano la classifica delle tasse secondo la Cgia di Mestre, mentre l’area a più alta rischiosità nel rapporto con l’Erario è al Sud in generale con maglia nera per la Calabria seguita dalla Sicilia.

Secondo gli artigiani mestrini nel Nordest la correttezza dei contribuenti nei confronti del fisco si attesta su livelli
molto elevati. La palma dei buoni pagatori di tasse spetta al Trentino Alto Adige, dove il grado di valutazione della fedeltà fiscale è il più elevato. Il punteggio viene assegnato partendo dal considera 100 la fedeltà fiscale media italiana e raffrontando, poi, regione per regione chi contribuisce di più e chi di meno della media in proporzione.

Il Trentino raggiunge 166,4 punti seguito dal Veneto e dal Piemonte con 133,5 punti; del Friuli Venezia Giulia con
127,9; dall’Emilia Romagna con 125,7: dalla Valle d’Aosta con 123 e dalla Lombardia con 121,5.

Scendendo al Sud crescono gli evasori. Sotto la media Paese si trova il Molise con un indice di 80,4; la Campania con 79,7 e dunque la Sicilia con 78 e la Calabria, fanalino di coda con 73,8.

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