Quanto è sicuro ciò che mangiamo? Quali controlli vengono messi in atto? Quanto gli italiani e i siciliani in particolare possono sentirsi sicuri a tavola? Sono interrogativi molto attuali in epoca di scandali alimentari che vengono da tutte le parti del mondo e anche dalla stessa Comunità Europea.
L’Italia è uno dei Paesi con i maggiori controlli in assoluto ma l’attenzione va tenuta altissima per garantire la salute dei consumatori.

Per parlare di questo e di tanto altro sbarcano a Palermo i vertici dello OIE, l’omologo dell’Organizzazione mondiale della sanità in campo veterinario e alimentare. L’occasione è data dall’incontro su “La sanità pubblica veterinaria e la sicurezza alimentare nell’area del mediterraneo: attualità e prospettive” che si svolgerà domani alle 10 all’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia in via Marinuzzi, 3 a Palermo

“La Sicilia – dice il Sottosegretario alla salute Davide Faraone – può diventare punto di riferimento nel Mediterraneo per estendere l’esperienza italiana nel settore dei controlli veterinari e alimentari in genere ad una’rea più vasta”.

A Palermo arriverà il direttore generale dell’OIE Monique Eloit che visiterà l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia in vista anche di future e proficue collaborazioni.
Ma ci sarà anche Silvio Borrello, direttore generale del settore sanità animale e farmaci veterinari del Ministero della Salute oltre al Sottosegretario Davide Faraone.

A fare gli onori di casa il commissario straordinario dell’IZS Salvatore Seminara, il direttore sanitario Santo Caracappa e il direttore amministrativo Gabriele Ciaccio.

“Da questo confronto – conclude Faraone – può nascere una grande ed importante collaborazione nell’interesse di tutti e soprattutto nell’interesse della sicurezza dei consumatori”