La riapertura del punto nascite di Petralia e la creazione delle Zone franche montane. Sono gli impegni assunti dal Governatore Rosario Crocetta, nel corso di una visita-incontro a Petralia Sottana con il presidente della società che gestisce gli impianti di risalita, Gianni Fiore. Lo riferisce Madonienotizie.it
Il governatore è stato accompagnato dai responsabili dei dipartimenti interessati al rilancio della stazione sciistica, nonché località turistica più importante del Paesaggio madonita. Fulvio Bellomo, direttore delle Infrastrutture, Calogero Foti, della protezione civile regionale e Gaetano Montalbano, responsabile del 118 Sicilia.

Ad attenderlo i sindaci delle Madonie ed il direttore dell’ente Parco, oltre che le autorità militari del comprensorio tra cui Santo Inguaggiato, sindaco di Petralia.

Prima del “giro” in seggiovia, per  raggiungere la Mufara, il presidente della Regione si è intrattenuto con sindaci e amministratori.
“Quando mi sono insediato eravate all’anno zero – ha detto -. Il mio governo ha sbloccato l’iter e portato a finanziamento l’opera ed il mio dirigente ha firmato l’autorizzazione, per l’avvio degli impianti, in mezza giornata. Ora rimbocchiamoci le maniche e dotiamo questo luogo dei servizi collaterali di cui necessita”

Sulla viabilità, nello specifico è intervenuto Bellomo:”La crisi delle Province ha portato allo stop dei lavori di manutenzione delle strade di competenza. Da oltre dieci anni si sono susseguiti frane e dissesti senza che nessuno sia intervenuto. Sulla viabilità che interessa questa località, da Petralia a Collesano, si sta intervenendo per tamponare con un intervento di 500 mila euro. Entro fine anno contiamo di aprire altri cantieri per interventi di maggiore portata ed entro un anno contiamo di mettere in sicurezza l’intera asse viaria”.

“Se ci liberano i fondi POC (piano operativo complementare, ndr)  entro la fine dell’anno acquisteremo dei mezzi a turbina e a vomere. Mezzi modernmi e efficienti – ha incalzato Foti – i disservizi dei mesi scorsi sono dovuti ad una carenza organizzativa. Il mio dipartimento ha destinato 79 mila euro per l’emergenza neve in questa località ma non sono stati ancora rendicontati”.