Lagalla può fare il sindaco di Palermo? Beh magari sì, è una delle proposte al vaglio del centrodestra, un nome su cui nessuno può dire niente, il miglior rettore degli ultimi venti anni. Ma non è la mia proposta. Dico che Forza Italia ha al Comune uno che fa il capogruppo da una vita come Giulio Tantillo, persona di assoluto equilibrio e molto ben voluta, che conosce la macchina amministrativa più dei dirigenti stessi. Perché non dovrebbe essere lui? Ma non ne abbiamo comunque ancora parlato». Lo ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè in una intervista al Giornale di Sicilia.

Bocciato Orlando

Sulla possibilità che Leoluca Orlando sia candidato alla presidenza della Regione e che sia un buon governatore ha detto: «Sinceramente no. L’ho anche apprezzato per tanti anni, ma oggi non è più in condizione di fare il sindaco di Palermo, figurarsi il presidente della Regione».

“Sistema sbagliato, Procure prendono posto della politica”

“Non cerco sponde” in altri partiti, “io sono stato a lungo uno dei più convinti assertori del maggioritario”, ma “oggi ho capito che per l’Italia è il sistema sbagliato” perché “appena uno vince le elezioni, gli altri si mettono insieme fra loro d’accordo con le Procure, per farlo cadere. Accantoniamo il maggioritario e torniamo al proporzionale: ci salviamo solo grazie all’enorme credibilità di Mario Draghi“. Così il presidente dell’Ars, Micciché, ha detto nell’intervista al quotidiano di via Lincoln.

Modello Draghi

In Sicilia il presidente dell’Ars rilancia il modello Draghi: “Mi interessa di più avere un modello di governo uguale a quello nazionale, convinto come sono che a Roma non si potrà fare a meno di trovare una soluzione perché il successore di Draghi sia ancora Draghi. Sposiamo una linea identica a quella di Roma, oppure – osserva il coordinatore regionale di Forza Italia – rischiamo davvero grosso”.

Abolire elezione diretta del presidente della Regione

“Abolirei l’elezione diretta del presidente della Regione. Magari la reintroduciamo tra 10 anni. Se vogliamo evitare quello cui assistiamo spesso all’Ars – liti furibonde, guerre, arroganza da una parte e dall’altra – serva una via diversa. Mi sono spesso trovato in imbarazzo e difficoltà davanti a questa chiara volontà di creare ogni volta lo scontro. Ma basta“.

 

Articoli correlati