Le forze dell’ordine dovranno farsi carico di nuovi gravosi compiti sul fronte della tutela della sicurezza. Soprattutto nell’ottica della guerra tra Russia e Ucraina, che ha riflessi anche nel territorio siciliano. Proprio questo tema sarà al centro del IX congresso provinciale del Siulp, il sindacato di polizia. Per l’occasione è stato organizzato un confronto con alte cariche delle istituzioni e della politica siciliana per affrontare quelle che vengono considerate nuove sfide” per la categoria.

L’appuntamento

Domani, mercoledì 11 maggio, alle 9,30 appuntamento alla sala “Stella Maris” di via Calata marinai al porto di Palermo. Ad introdurre i lavori sarà il segretario provinciale del Siulp, Francesco Quattrocchi. Con lui previsto un parterre di ospiti che rappresentano ad alti livelli le istituzioni: il questore Leopoldo Laricchia, il prefetto Giuseppe Forlani, il sindaco Leoluca Orlando, il sottosegretario del ministero dell’Interno Nicola Molteni, il senatore Davide Faraone, i deputati alla Camera Carmelo Miceli, Caterina Licatini e Carolina Varchi, il deputato regionale Roberto Lagalla e l’assessore regionale Toto Cordaro. Le conclusioni saranno affidate al segretario nazionale del Siulp, Felice Romano.

Il segretario provinciale: “Necessario confrontarci”

Il segretario provinciale del Siulp Francesco Quattrocchi ha spiegato i motivi per cui questo IX congresso del sindacato avrà questo tema da affrontare: “Oggi ogni singolo rappresentante delle forze dell’ordine – afferma – è chiamato a sempre più gravosi e delicati compiti per la tutela della legalità e la sicurezza del nostro paese. Ciò non ci preoccupa poiché abbiamo le spalle larghe per affrontarli anche in un momento di grande preoccupazione di massa, alla luce delle recenti vicende che hanno generato il conflitto tra Russia e Ucraina. Da organizzazione sindacale riteniamo utile confrontarci con tutti i settori sani della società civile in modo che ciascuno, per la parte che gli compete, possa attivarsi affinchè si arrivi a dei contenuti e proposte concrete per aiutare gli ultimi, cioè i più fragili e i bisognosi”.

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