Di innovazione digitale applicata all’agroalimentare ed ai servizi per le imprese e per il pubblico si è parlato oggi al Mercato Sanlorenzo di Palermo per l’edizione di Smau 2020.

Imprese, startup e istituzioni si sono confrontati per dare voce ad una realtà produttiva, in continuo fermento e movimento, che rappresenta il fiore all’occhiello delle eccellenze imprenditoriali siciliane. Tutto questo è stato permesso dall’attività di raccordo di Smau, la piattaforma che attraverso gli eventi sparsi in tutto il territorio nazionale e non, mette in contatto startup ed imprese al fine di incentivare una collaborazione vincente dall’alto contenuto innovativo.

“Un’ecosistema con più di 150.000 imprese in tutta Europa dove offerta e domanda di innovazione si incontrano”, come spiega Pierantonio Macola, presidente di Smau.

Quella fra sviluppo digitale e impresa è una relazione ben rappresentata dall’incontro tra il Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP con la piattaforma digitale AgriOpenData.

Il Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino ha lo scopo di tutelare sui mercati la reputazione dell’autentico pomodoro di Pachino e difenderlo dagli innumerevoli tentativi di contraffazione commerciale, per mezzo di adeguate azioni legali, su scala nazionale e internazionale.

I pomodori devono essere confezionati in un contenitore chiuso, con un sigillo con il logo distintivo dell’IGP «Pomodoro di Pachino». Ma possono essere venduti anche non confezionati, purché ogni frutto sia etichettato. Nonostante la severità dei controlli, in un mercato dove le contraffazioni sono all’ordine del giorno, il Consorzio ha deciso di affidarsi alla blockchain per garantire ulteriormente il consumatore.

I produttori e i confezionatori del Pomodoro di Pachino hanno così iniziato a collaborare con AgriOpenData, una piattaforma digitale finalizzata a registrare in modo immutabile tutte le informazioni della filiera, a partire dalla serra di provenienza.
Con AgriOpenData tutti i dati sulla filiera del Pomodoro di Pachino sono a portata di smartphone: il consumatore, visualizzando un QR Code stampato sulla confezione, accede alla «carta d’identità» del prodotto, dalla serra alla raccolta, allo stabilimento in cui è stato confezionato, risalendo l’intera catena della distribuzione.
Al Consorzio aderiscono ventotto aziende di confezionamento e 150 produttori, che portano sul mercato, soprattutto sviluppato nel nord Italia, circa 10 milioni di chili di pomodori all’anno.

Abbiamo intervistato due giovani esponenti di due realtà imprenditoriali diverse ma unite dalla spinta verso l’innovazione nei rispettivi settori. Stiamo parlando della Resco Group e di Pharmap.

La Resco Group si inserisce nella cosiddetta economia circolare e genera reddito dalla trasformazione del rifiuto in risorsa occupandosi del recupero dei pneumatici fuori uso per la produzione di granulato di gomma e polverino. Grazie al processo industriale di taglio e granulazione dei pneumatici, è possibile separarne le diverse componenti (gomma, acciaio e fibra) ottenendo materie prime seconde utilizzabile in molteplici maniere: mattonelle, pannelli fonoassorbenti, superfici sportive, ruote per carrelli, pavimentazioni stradali, componenti per automobili, e numerosi altri.

Startup che si rivolgono alle imprese ma anche ai consumatori a cui vengono erogati servizi in grado di facilitare la vita di tutti i giorni. E’ la storia di Pharmap, il servizio che consente di ricevere in 60 minuti qualsiasi prodotto della farmacia (anche i farmaci con obbligo di prescrizione).