Un soccorso dal punto di vista logistico molto difficoltoso, in un piccolo dirupo, con le torce ad illuminare il buio e un centauro ferito e riverso a terra dopo un volo di alcuni metri. Obeso, con trauma cranico e al torace, fratture ed escoriazioni varie, è stato caricato su una barella e imbracato per consentirne la risalita in sicurezza sul piano stradale, nella zona dell’area industriale di Brancaccio. Dopo avere ricevuto le prime cure dal 118 è stato trasportato in codice rosso dall’ambulanza medicalizzata all’Arnas Civico e ora è fuori pericolo.

In sintesi sono stati questi i momenti concitati di un intervento di alcune sere fa per il quale i soccorritori della Seus Francesco Paolo Siragusa e Mario Bucchia hanno ricevuto un encomio dal presidente Riccardo Castro, il quale ha lodato “l’ottimo lavoro di squadra” che hanno condotto insieme agli altri due componenti dell’ambulanza, cioè il medico Annalisa Mucè e l’infermiere Giuseppe Menzo.

“I nostri operatori hanno portato a termine con successo un intervento emblematico di come spesso i soccorritori del 118 affrontano e superano anche notevoli difficoltà logistiche per adempiere alla propria missione, cioè quella di salvare vite. Complimenti per l’ottimo lavoro di squadra, condotto in raccordo con la Centrale operativa del 118 Palermo-Trapani e in sinergia con gli altrettanto eccellenti vigili del fuoco”.

Il soccorso a Catania

Il 29 gennaio scorso, agenti delle Volanti sono intervenuti in via Finocchiaro Aprile, dove era stata segnalata la presenza di un’autovettura coinvolta in un incidente stradale, con una persona all’interno in stato di incoscienza. Giunti sul posto, i poliziotti si sono trovati di fronte a una scena drammatica: un uomo privo di vita all’interno di un veicolo coinvolto in un violento impatto con un altro automezzo. Fortunatamente, un cittadino presente si era già attivato per aprire la portiera dell’auto, prestandosi poi ad aiutare gli agenti nelle operazioni di soccorso.

L’intervento

L’intervento non è stato privo di difficoltà: era necessario estrarre l’uomo dall’auto senza provocargli ulteriori danni, ma anche rapidamente, considerando l’assenza di segni vitali. Una volta fuori dal veicolo, l’uomo è stato posizionato in sicurezza a terra e sono state avviate le manovre di rianimazione cardio-respiratoria. Nonostante le condizioni critiche e la presenza di numerosi curiosi che ostacolavano l’attività degli agenti, grazie alla costanza e alla collaborazione del cittadino presente, non si è mai interrotta la stimolazione dell’attività cardiaca dell’uomo.

I primi segni di ripresa si sono manifestati presto, anche se inizialmente deboli. Un’ambulanza, tempestivamente allertata dalla Sala operativa della Questura, è giunta sul posto con un defibrillatore, ma gli agenti non hanno interrotto le manovre di rianimazione fino a quando non è stata rilevata un’attività cardiaca minima, consentendo l’invio degli impulsi elettrici per regolarizzare il battito.

All’arrivo di un’ambulanza medicalizzata, l’uomo era già in condizioni migliori, non più in arresto cardiaco ma ancora critico. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale “Garibaldi Centro”, è stato ricoverato in “codice rosso” presso la terapia intensiva per ulteriori accertamenti.

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