“I Comuni siciliani chiedono al Governo nazionale interventi normativi e finanziari strutturali che pongano fine a uno stato di criticità finanziaria e di sistema che si protrae da troppi anni”. È l’appello lanciato dall’Anci Sicilia, l’Associazione dei comuni siciliani, visti i problemi nei conti e il rischio dissesto cui molti sindaci devono far fronte. Ben il 61% a rischio default.

L’intervento di Leoluca Orlando

“Dopo una costante interlocuzione con Parlamento e Governo e in particolare con i ministri Lamorgese e Franco in materia di conversione del Decreto fiscale e di Legge di Bilancio 2022-2024, avvenuta in questi ultimi mesi e dopo le varie azioni di mobilitazione dei sindaci siciliani, culminate nella manifestazione a Roma del 3 novembre scorso, per  la prima volta, registriamo un intervento normativo in favore dei Comuni siciliani”, dice il presidente dell’Anci Sicilia (e sindaco di Palermo) Leoluca Orlando.

I 150 milioni stanziati riguardano solo il 2021

Lo stanziamento di 150 milioni di euro in favore di circa 200 Comuni che, nell’ultimo bilancio consuntivo presentato (l’emendamento sul collegato fiscale, ndr), hanno una condizione di maggiore disavanzo “riguarda però soltanto il 2021 e ha un carattere strettamente emergenziale”, ha sottolineato Orlando, intervenuto questa mattina al Consiglio regionale dell’Associazione dei Comuni svoltosi a Palazzo delle Aquile, a Palermo.

Servono ulteriori fondi per evitare crisi

“Riteniamo però necessario l’inserimento, nella legge di Bilancio 2022-2024 – continua il presidente Orlando – di un ulteriore intervento normativo che preveda lo stanziamento dei fondi  necessari  a consentire a tutti i Comuni di approvare, entro i termini di legge,  i bilanci dei  prossimi  anni,  che tenga conto  della mancata previsione di idonei meccanismi perequativi capaci di compensare la scarsa capacità fiscale dei nostri territori e la debolezze strutturali delle nostre comunità”.

Serve norma anche per 2022 e 2023

Al momento, l’intervento del Governo nazionale infatti riguarda il solo 2021 e quindi “permane l’esigenza di una ulteriore norma che destini uguali risorse anche per il 2022 e per il 2023. Nel testo del disegno di legge di bilancio, infatti, allo stato attuale è prevista all’articolo 173 una norma che per il 2022 e per il 2023 dispone risorse per i soli comuni in piano di riequilibrio. Resterebbero esclusi la maggior parte dei comuni siciliani che sono comunque in crisi finanziaria e registrano un disavanzo nei bilanci consuntivi”.

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