“In Sicilia hanno approvato i bilanci preventivi di quest’anno 152 Comuni su 391; mentre i consuntivi 2020 si fermano a quota 74. In pratica, 239 municipi, il 61% del totale, mostra di non riuscire a chiudere i conti di quest’anno, mentre l’idea di tirare una riga in fondo a quelli dell’anno scorso ne spaventa 317, l’81%”. Lo scrive oggi il Sole 24 Ore, che analizza la situazione dei Comuni siciliani che non approvano i bilanci.

L’allarme dei sindaci

L’allarme è stato lanciato più di una volta ma la situazione è in stallo. Senza una modifica all’attuale legge o un consistente intervento economico da Roma la stragrande maggioranza dei Comuni siciliani non potrà approvare i bilanci di previsione 2021-2023 e il rendiconto di gestione 2020. Così tantissimi sono in dissesto o in pre-dissesto.

Terremoto giudiziario a Palermo

Su tutti il Capoluogo di Regione, Palermo, scosso pure dall’inchiesta che fa tremare il sindaco Leoluca Orlando, indagato insieme ad altre 23 persone, tra assessori, ex e dirigenti, per falso in Bilancio comunale.

L’ANCI: interventi entro il 30 novembre

L’ANCI ha sollecitato un intervento del Governo Nazionale. “Sembra che ci sia, per la prima volta dopo settant’anni, la volontà di attuare la specialità dello Statuto siciliano – si legge nel documento de sindaci – infatti la Commissione Paritetica ha recentemente riconosciuto la necessità di interventi finanziari in favore Comuni siciliani entro il 30 novembre dell’anno in corso al fine di consentire agli stessi di recepire nei bilanci le modifiche che dovranno intervenire nel corrente anno ai fini della loro presa d’atto nei bilanci annuali”.

Protesta a Roma

“In Veneto – spiega il Sole 24 Ore – il fondo di garanzia supera l’8% delle entrate annuali in meno di un Comune su cento, in Sicilia il fenomeno si verifica nel 49,3% dei Comuni. Di qui l’allarme default, che porterà i sindaci siciliani a Roma per una manifestazione sotto Palazzo Chigi”. Il rischio default è sempre più vicino.

Articoli correlati