Via libera in Commissione bilancio all’Ars al disegno di legge triennale che regola i conti della Regione. E’ il primo passaggio in vista dell’approdo a Sala d’Ercole del primo documento economico e finanziario del governo Schifani. Ora toccherà alla legge di stabilità, il cui iter in commissione è più lungo di quello del bilancio anche se la norma 2023 è snella e con pochi articoli. L’intenzione è quella di giungere alla fine del percorso entro l’8 febbraio,
Falcone “Quadro virtuoso dei conti regionali”
“Dopo un positivo confronto in Commissione bilancio all’Ars, è stato approvato il disegno di legge bilancio 2023-25 che offre un quadro rafforzato e virtuoso dei conti della Regione. Vede la luce un bilancio dal valore complessivo di oltre 16,5 miliardi di euro che si articola su certezze contabili e che, seguendo un principio di oculatezza, riduce l’indebitamento complessivo dell’ente” dice l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone.
“Inoltre, grazie a specifici accantonamenti – prosegue l’esponente del governo Schifani – teniamo conto di tutte le partite indicate dalla Corte dei conti, ma anche reinvestiamo la cifra di 200 milioni di euro che abbiamo in entrata sulla base dell’accordo Stato-Regione per il recupero della maggiore spesa sanitaria”.
Schifani “Avanti speditamente”
“Procediamo con speditezza, nel rispetto del calendario concordato con l’Aula – aggiunge il presidente Renato Schifani – nel varo dei documenti contabili della Regione. Il tutto nell’ottica della regolarizzazione dei conti e per dare risposte concrete ai siciliani, con una programmazione economica ragionevole e lungimirante, che non penalizzi lo sviluppo dell’Isola e i servizi ai cittadini”.
Le norme nuove nella Finanziaria 2023
La norma di maggior peso aggiunta alla Finanziaria spedita all’Ars a fine dicembre è quella preparata dall’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino: prevede un budget di quasi 23 milioni per erogare a tutti i circa 18 mila forestali aumenti di stipendio da almeno 50 euro netti al mese. Sammartino ha preparato un testo che formalmente prevede di recepire il contratto collettivo nazionale dei forestali, firmato a Roma nel dicembre 2021. Gli aumenti costeranno alla Regione quasi 5 milioni per gli arretrati e 8 milioni all’anno a regime: il totale fa subito 23 milioni.
Il secondo emendamento preparato da Falcone è il frutto del confronto che Schifani ha avuto nelle scorse settimane con i rappresentanti dei Pip di Palermo (circa 3 mila precari storici): pronti poco più di 4 milioni per assegnare aumenti che oscilleranno fra i 60 e i 100 euro al mese. Questa volta lo scatto in busta paga è dovuto al riconoscimento dell’aumento Istat, che si somma a un incentivo riconosciuto dallo Stato nel 2022. Il totale della spesa regionale per il settore sarà di una trentina di milioni all’anno.
Il fondo povertà
Falcone ha anche garantito al presidente un tesoretto da 10 milioni per finanziare un piano che punta a dare ossigeno alle associazioni e ai centri di volontariato che assistono le persone indigenti: in giunta lo chiamano già emendamento Biagio Conte. I dieci milioni sono pronti, ora resta da stabilire i criteri di assegnazione. L’assessore all’Economia ieri ha anche annunciato che oggi o domani la giunta approverà il rendiconto del 2021, a cui sono agganciate le speranze dei vincitori del maxi concorso nei Centri per l’Impiego
Manca l’allagato alla legge di stabilità
a in vista dell’avvio de lavori sulla legge di stabilità di registra il primo affondo dell’opposizione. “Venga presentato l’allegato sui tagli e sulle riduzioni altrimenti bloccheremo tutto”. Non usa mezzi termini Cateno De Luca secondo il quale il governo starebbe portando avanti questo iter con “approssimazione”.
Commenta con Facebook