Avevano il terrore dei carabinieri che li fermassero e controllassero. Ed effettivamente è anche successo. Poi ci hanno scherzato sopra ma l’organizzazione dedita allo spaccio di droga ad Altarello temeva le divise. La loro apparente scorza dura e intimidatoria in realtà si squagliava di fronte alle forze dell’ordine. E’ questo uno dei retroscena che emergono dall’operazione scattata all’alba di ieri dei carabinieri della compagnia di Monreale. Ordinanza cautelare nei confronti di 7 persone, due in carcere, 4 agli arresti domiciliari e uno sottoposto ad obbligo di dimora. Tutti indagati a vario titolo per “produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti”, “tentata estorsione” e “furto in abitazione”.
“Non sei uscito per tre giorni…”
Nel 2020 proprio due affiliati al gruppo venivano sottoposti a controllo e portati in caserma. Orazio Fiorentino e Davide Campagna raccontano scherzosamente quei momenti ma esternano tutto il terrore che avevano dei carabinieri. Lo fanno durante una conversazione con il presunto “capo” della cricca, Davide Osman. “Non sei uscito per tre giorni per mezza, per mezza, per mezz’ora che sei stato in caserma?” dice Osman rivolgendosi a Campagna. E poi giù risate.
“Gli è venuta la febbre”
Osman continua la conversazione quasi mettendo in imbarazzo l’interlocutore. “Che è? Ti è venuta la febbre, ti è venuta?”. Gli risponde Orazio Fiorentino: “Minchia, è stato male. Gli è salita la febbre”. Telefonata che poi è finita al centro dell’indagine perché è servita per mettere a punto uno degli incontri per il giro di spaccio. Osman fissava con Fiorentino un appuntamento per vedersi con estrema urgenza nella stessa mattinata. Alludeva, senza precisi riferimenti, ma lasciandolo intuire tacitamente il motivo dell’incontro. Secondo gli inquirenti “certamente legato agli affari illeciti derivanti dall’attività di spaccio”.
Il provvedimento del Gip
Il provvedimento del gip di Palermo, su richiesta della Procura, è il risultato di un’indagine dei militari iniziata tra l’agosto 2020 e conclusa a marzo 2021. Costituisce il proseguo dell’operazione “Panaro” che nel luglio scorso aveva portato all’arresto di 4 persone smantellando la base di spaccio nel quartiere Boccadifalco. Stavolta è toccato alla zona di Altarello di Baida. Anche qui era possibile acquistare cocaina, crack, hashish e marijuana. Alcuni dei soggetti indagati collaboravano con gli spacciatori della zona di Boccadifalco. Secondo le indagini il giro d’affari della vendita di droga si aggirava sui 100 mila euro l’anno.
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