«Un Tavolo sulle regole con la nuova Commissione europea per superare i nodi burocratici che limitano la spesa dei fondi comunitari e che definisca un vantaggio fiscale significativo per chi vuole investire al Sud, anche ampliando il più possibile la scarsa dotazione delle Zes e rafforzando il credito d’imposta».

Lo propone il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in un suo intervento sul Sole 24Ore in edicola oggi.

«Sugli investimenti – prosegue il governatore – serve solo fare presto: una cabina di regia nazionale controlli pure come e quanto spendiamo, ma ci metta in condizione di aprire velocemente i cantieri».

Il governatore ha parlato anche di crescita e delle prospettive future per la nostra Isola: «Oggi il vero ostacolo alla crescita del Sud non è tanto la quantità delle risorse disponibili, ma le estenuanti procedure, comunitarie e statali, che vanificano ogni sforzo. I regolamenti europei e il Codice degli appalti sono incompatibili con un’area depressa che ha bisogno di accelerare la spesa pubblica e di realizzare infrastrutture strategiche».

«A cosa serve – si chiede il governatore – affidare risorse finanziarie a una nuova classe dirigente, come quella che ho il privilegio di rappresentare, se poi non si può produrre rapidamente sviluppo? Lo “sblocca cantieri’’, in realtà, su questo fronte ha fatto molto poco. Né va meglio sul fronte dell’utilizzo dei fondi europei e nazionali. Anche qui i ritardi delle pregresse progettazioni determinano un corrispondente ritardo nella spesa. E l’Europa non ci aiuta».

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