Una proposta di legge di iniziativa popolare per riformare il sistema delle deduzioni e detrazioni fiscali, come definito dalla vigente legislazione in materia di imposte sui redditi, facendo salve alcune spese quali ad esempio quelle per carichi di famiglia e le spese sanitarie.

L’iniziativa, che vede come primo firmatario il segretario nazionale di Italia dei Valori Ignazio Messina, è stata presentata alcuni giorni fa in Cassazione da una decina di cittadini, tra questi anche il presidente dei giovani di Confcommercio Palermo Giovanni Imburgia e il consigliere comunale e presidente della Commissione Attività produttive Paolo Caracausi.

L’obiettivo è di rendere deducibili tutte le categorie di oneri e spese, introducendo il “conflitto di interesse” tra fornitore di beni e servizi ed utilizzatore: quest’ultimo avrà un notevole vantaggio a pretendere il rilascio di ricevute/fatture attestanti il reale corrispettivo pagato.

Il provvedimento punta anche ad agevolare e semplificare gli adempimenti del contribuente riconoscendogli la deducibilità al 50% degli oneri e spese sostenuti in corso d’anno in luogo delle percentuali di deducibilità e detraibilità oggi fissate dalla normativa nelle varie percentuali a seconda della natura della spesa sostenuta.

Qualora la proposta di legge dovesse andare a buon fine, il contribuente sarà anche liberato dal cervellotico onere di districarsi in un elenco infinito di spese interamente o parzialmente deducibili con limite e franchigie differenti.

“Questa proposta di legge rappresenta un naturale strumento di prevenzione contro l’evasione fiscale – spiega Giovanni Imburgia – perché agisce a livello di sistema risolvendo a monte il problema. L’interesse economico a dedurre le spese e gli oneri da parte dell’utilizzatore mediante richiesta di fattura o scontrino fiscale coincide con quello dello Stato a far si che tali operazioni siano fatte nel rispetto del principio di legalità. Inoltre – aggiunge Imburgia – ha come ulteriore effetto quello di stimolare la propensione alla spesa da parte dei cittadini e quindi si configura come un vero e proprio propulsore di rilancio dell’economia per un paese che vuole ripartire ed essere competitivo. Come gruppo giovani Confcommercio – conclude Imburgia – crediamo in questi circoli virtuosi ed è per questo che siamo onorati di aver contribuito a formulare la proposta di legge che speriamo venga seriamente presa in considerazione”.