Va in scena al teatro mediterraneo occupato di Palermo, dal (23) al (24 giugno) alle 21, lo spettacolo teatrale “Accamóra ovvero tutto su mia madre”.

Si tratta di un tragicomico ballo di famiglia dove l’insonnia si cura a furia di caffè e i mal di testa con ansiolitici di ultima generazione.

Al centro della pièce una madre, archetipo di tutte le madri.

Sullo sfondo la provincia siciliana dove vecchio e nuovo convivono e si avvicendano sia pure in un fragile equilibrio che resiste precariamente all’onda d’urto della modernità.

Gli interpreti: Paolo Mannina (la madre), Luigi Maria Rausa (il figlio), Gabriella D’Anci (la figlia).

In un continuo andare e tornare, fare e disfare valigie, si svolge un complicato intreccio di dinamiche al limite della patologia nevrotica. In questo stato d’impermanenza, fatto di fughe improvvise e inevitabili ritorni, ciascuno dei personaggi cerca con difficoltà un equilibrio fra se stesso e l’altro, il dentro e il fuori, il passato e il presente, la verità e la menzogna, l’amore e il disamore. Una pièce surreale e comica su tutte le madri.

“Alcuni anni fa, dopo la scomparsa di mio padre – spiega il regista Paolo Mannina – mentre vivevo a Roma, in pochi giorni e senza riuscire a staccarmi dalla penna, scrissi un testo teatrale, ‘Accamóra’, cui oggi si è aggiunto il sottotitolo ‘ovvero tutto su mia madre’. Ho scritto di getto con l’urgenza di una catarsi liberatoria che curasse una mancanza, un vuoto affettivo, la “colpa” per non essere stato vicino a mio padre nella malattia, come avrei voluto”.

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