Sono quattro i fari siciliani al centro di innovativi progetti di riuso grazie ai risultati raggiunti dal primo bando di gara “Valore Paese-Fari 2015”. Il recupero di questi affascinanti gioielli del mare affacciati lungo le coste rappresenta una leva di sviluppo sociale ed economico per l’intero territorio, un’occasione per far conoscere e apprezzare gli aspetti naturalistici, storici, culturali ed enogastronomici della Regione Sicilia. Questo il tema al centro dell’incontro di oggi a Santa Flavia, in provincia di Palermo, a cui partecipa Roberto Reggi, il Direttore generale dell’Agenzia del Demanio.

Con “Valore Paese – Fari 2015” l’Agenzia del Demanio e il Ministero della Difesa – Difesa Servizi SpA hanno messo a bando un portafoglio di 11 fari in tutta Italia che hanno stimolato un’ampia partecipazione del mercato. Sono arrivate infatti 39 proposte, di cui ben 16 per le strutture siciliane, a testimonianza dell’interesse del mondo imprenditoriale e associativo per le opportunità offerte nel territorio.

Una volta ultimate tutte le verifiche amministrative previste dal bando, si procederà alla stipula definitiva dei contratti di concessione, da un minimo di 20 fino a un massimo di 50 anni. Tra gli aggiudicatari provvisori, investitori, imprese locali e giovani imprenditori, società dell’industria turistico-ricettiva, associazioni esperte in tutela ambientale e in attività sociali che avvieranno attività di recupero per portare a nuova vita queste suggestive strutture. La riqualificazione complessiva dei soli fari siciliani impegnerà risorse economiche complessive per gli investitori di € 1.804.000.

I progetti di recupero. In particolare, il Faro di Brucoli ad Augusta sarà utilizzato da Azzurra Capital srl come punto di accoglienza turistica associato ai prodotti eno-gastronomici locali. Il progetto di Lorenzo Malafarina a cui va il Faro Capo Grosso nell’isola di Levanzo, nel comune di Favignana, prevede un resort in cui ospitare workshop di cucina, fotografia, eventi, escursioni e attività legate alla vela, alla pesca e allo yoga. Per il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica, la società Sabir Immobiliare srl aggiudicataria ha proposto un progetto di accoglienza sul modello foresteria in cui sviluppare momenti dedicati alla formazione, allo studio e all’intrattenimento. Un hub culturale che potrà diventare punto di riferimento per studenti e giovani ricercatori appassionati al tema del mare. Il faro sarà inserito in un network turistico di livello internazionale. L’ultimo faro siciliano, quello di Murro di Porco a Siracusa, è stato assegnato a Sebastian Cortese, un giovane imprenditore under 30, che ha proposto un modello di business articolato su vari fronti: ristorazione, marketing, congressi, eventi e 14 posti letto tra suite e boutique apartment. Questo faro è stato anche protagonista del concorso internazionale “Lighthouse Sea Hotel” promosso da Young Architects Competitions (YAC), che ha visto partecipare architetti, progettisti, studenti e designers con idee e proposte innovative per il recupero della struttura.

Presto il nuovo bando. Visto il successo dell’operazione, a settembre sarà pubblicata una nuova gara per l’affitto di lungo periodo di 20 fari, torri ed edifici costieri. Questo nuovo contest vedrà ancora una volta la Sicilia tra le regioni protagoniste per riportare a nuova vita le “sentinelle del mare” come luoghi dedicati al turismo e alla cultura.

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