Il tema della stabilizzazione dei lavoratori Asu è stato oggi al centro di un incontro tra i rappresentanti di Funzione pubblica e Cgil Sicilia e l’assessore regionale al lavoro, Carmencita Mangano. Presenti anche delegazioni di lavoratori di Messina e di Agrigento. Sulle previsioni della legge regionale di stabilità Cgil e Fp, con le segretarie Mimma Argurio e Clara Croè avevano già espresso un parziale apprezzamento. Oggi le due sigle hanno messo sul tavolo le criticità riscontrate del provvedimento e le loro richieste.
La prima è che “la circolare esplicativa della legge dia indicazioni chiare sui criteri di stabilizzazione facendo in modo che non si creino contrapposizioni tra Asu e contrattisti”. Cgil e Fp hanno in proposito chiesto che si prevedano tavoli di trattativa per arrivare a un provvedimento condiviso. Cgil e Fp hanno inoltre chiesto che non ci siano dilazioni e rinvii ( la legge sposta il termine a 180 giorni dalla sua approvazione) per quanto riguarda i piani di fuoriuscita e che comunque “i lavoratori siano liberati dalle cooperative e utilizzati in via diretta dagli enti pubblici, non più dunque per il tramite di soggetti privati che finiscono con l’assumere la veste impropria di agenzie interinali aggirando le norme che vietano l’intermediazione di manodopera”. Sul tema dell’utilizzo di questo personale sindacati e amministrazione hanno convenuto sulla necessità che venga adottata una “carta dei diritti e dei doveri.
Tra le note positive dell’articolo 11 della l.r. 8/21017, per Cgil e Fp, la correzione della previsione di spesa per gli esercizi finanziari 2017, 2018, 2019; il transito da gennaio 2018 degli Asu del Fondo nazionale per l’occupazione beneficiari delle convenzioni stipulate fino al 2016 tra ministero del lavoro e amministrazione regionale nel bacino dei lavoratori socialmente utili finanziato coni fondi della regione; la previsione di un contributo quinquennale agli enti pubblici che assumono Asu con contratto a tempo indeterminato.
“Riteniamo – affermano Crocè e Argurio – che vada istituita anche una sezione esuberi Asu all’interno dell’elenco unico regionale. Per quanto riguarda l’avvio delle stabilizzazioni abbiamo chiesto il superamento con atti immediatamente esecutivi del termine dei 180 giorni previsto dalla legge per i piano di fuoriuscita”.
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