Via libera dal Consiglio di Giustizia amministrativa alla riforma dei Consorzi di bonifica in Sicilia, varata dal governo Crocetta con la drastica riduzione degli enti nell’Isola, da undici a due.

I giudici di appello hanno rigettato il ricorso proposto da un gruppo di dirigenti e funzionari del Consorzio di bonifica di Agrigento avverso l’ordinanza con cui, lo scorso mese di marzo, il Tar Sicilia aveva detto no alla richiesta di sospensiva delle norme di attuazione della riforma – scrive La Sicilia – non ravvisando il requisito del periculum in mora in quanto l’eventuale danno non incide direttamente nella sfera giuridica dei ricorrenti (già dipendenti dei singoli consorzi) i quali, nel nuovo assetto organizzativo, hanno mantenuto intatto il loro inquadramento giuridico ed economico.

Restano in piedi l’intera impalcatura della riforma, compresi lo statuto, il regolamento organizzativo e le nomine dei commissari straordinari del Consorzio di bonifica Sicilia occidentale (retto oggi da Vincenzo Pernice) e Sicilia orientale (guidato da Marcello Maisano) e dei due direttori generali – Luigi Tomasino in Sicilia occidentale (con competenze sugli accorpati consorzi di Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Gela) e Fabio Bizzini in quella orientale (con competenze sugli accorpati consorzi di Enna, Caltagirone, Ragusa, Catania, Siracusa e Messina).