“La Direzione regionale dell’Inps ci ha appena comunicato ufficialmente che non intende più continuare ad erogare il servizio per il pagamento delle mensilità degli Asu, a causa dell’immobilismo della Regione Siciliana relativo alla risoluzione della controversia sul debito che la stessa ha nei confronti dell’Istituto di previdenza. Da giugno, quindi, il servizio sarà interrotto”.

Lo dicono Vito Sardo e Mario Mingrino del Csa Dipartimento Asu che tornano a lanciare un allarme già vissuto nei mesi scorsi e frutto di un contenzioso che sembrava si potesse risolvere dopo l’avvio di una trattativa fra la stessa Regione e l’Inps. L’assessore regionale al welfare Mariella Ippolito si era perfino incatenata davanti all’Inps a Roma mostrando scarso peso nei rapporti istituzionali ma il gesto sembrava aver portato un qualche beneficio durato, però, appena qualche mese, il tempo di far passare le elezioni.

“Riteniamo, a questo punto, che la Regione debba – aggiungono i sindacalisti – da un lato tamponare la situazione per non creare disagi ai lavoratori e allo stesso tempo accelerare i tempi per la presentazione di una legge sulla stabilizzazione. È questa la soluzione definitiva a tutti i problemi. Auspichiamo, pertanto, che il presidente Musumeci intervenga immediatamente e in prima persona”.

Il riferimento è alla richiesta di stabilizzazione con una norma da far approvare martedì nel collegato alla Finanziaria. proprio nella Finanziaria, infatti, sono state approvate le nrome per la stabilizzazipone degli ex pip anche se attualmente sono sotto la lente di ingrandimento del Consiglio dei Ministri, ma non quelle per gli Asu che chiedono pari trattamento