Stop all’avvio della cassa integrazione per gli operai della Reset. La misura doveva scattare d domani ma l’intervento sindacalee l’interlocuzione con il sindaco ha permesso di trovare i fondi necessari per evitare il temuto ricorso alla cig
“Non possiamo che essere soddisfatti – spiega Mimma Calabro segretario generale per la Sicilia della Fisascat Cisl – Nei giorni scorsi, appresa la notizia dell’intenzione di ridurre le ore di lavoro per il personale c’eravamo opposti con forza alla decisione, con note inviate sia al Sindaco che alla Società il 22 e 23 ottobre scorso, rimarcando la circostanza che si tratta di operai che svolgono attività importantissime per la collettività specie in un momento di pandemia sanitaria”.
Inizialmente si era temuto che si potesse ricorrere alla cassa integrazione per tutti i 1374 lavoratori, poi la cig era stata limitta a 979, comunque la maggior partedella forza lavoro. In seguito il tema era arrivato anche in consigliocomunale con uno scontro fra maggiornza e opposizione maanche con pezzi della maggioranza schierati peril no alla cassa integrzione. In quella sede si era cnsumato anche lo scontro fra ils indaco Orlando e il Presidente Rap Norata, non presentatosi nonostante invitato.
“Ritengo un grave errore l’assenza del Presidente della RAP in Consiglio comunale – aveva detto nero su bianco in un comunicato stampa Orlando – perché appare poco rispettosa del ruolo dello stesso Consiglio”. In Rap, infatti, dovrebbe transitare parte del personale Reset
“Avevamo altresì stigmatizzato il fatto che a questi lavoratori, di fatto considerati di serie B – racconta ancora Mimma Calbrò – venissero negati diritti fondamentali da anni, nonostante le promesse. Speriamo – conclude la sindacalista – che lo stop all’avvio della cassa integrazione significhi, una volta e per tutte, la presa d’atto del ruolo fondamentale dei lavoratori”.
Intanto il primo risultato è stato raggiunto e da domani lunedì 26 ottobre non scatterà la cig per nessuno dei lavoratori Reset e gli oltre 1300 operai svolgeranno tutti le consuete mansioni nei consueti orari di lavoro.
“Lo stop alla cassa integrazione dei dipendenti Reset, disposto dal sindaco Orlando, è una vittoria per Italia Viva che aveva chiesto a gran voce all’amministrazione di tornare sui propri passi: i lavoratori svolgono servizi essenziali per la città, a maggior ragione in questo momento di pandemia. Il reperimento di 2,4 milioni di euro in bilancio deve essere il primo passo di un percorso che riconosca ai dipendenti Reset pari dignità rispetto a tutti gli altri lavoratori
delle partecipate” commenta il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo Dario Chinnici.
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