Matteo Salvini è arrivato oggi in Sicilia.
Il suo viaggio nell’Isola è iniziato con un momento di raccoglimento davanti alla Stele della Strage di Capaci.

Il leader della Lega ha proseguito poi il suo viaggio nel Palermitano recandosi a Porticello, frazione marinara del comune di Santa Flavia.

Nel piccolo centro, dove molti residenti sono pescatori, Salvini è stato accolto da un gruppo di sostenitori che lo hanno applaudito al suo arrivo.

“Sono qui – ha dichiarato – per i pescatori, i commercianti, gli artigiani, gente che non ha visto la cassa integrazione né il lavoro.
Lavoro che vuol dire infrastrutture, vuol dire difendere la pesca e l’agricoltura siciliana in Europa, e vuol dire concludere le grandi opere, e poter viaggiare tra Palermo e Catania, vuol dire che Alitalia non può chiedere centinaia di euro per arrivare in Sicilia, e lavoro vuol dire anche il Ponte sullo Stretto che unisca Sicilia e Calabria al resto d’Europa”.

In merito alla burocrazia che troppo spesso ‘soffoca’ il tessuto imprenditoriale, il leader della Lega da commentato: “Dobbiamo tagliare la burocrazia che sta rallentando tante opere pubbliche anche qui.
Ripeto, mentre a Roma qualcuno sceglie le passerelle con i vip, io preferisco i pescatori e gli artigiani siciliani perché qua c’è da dare lavoro”.

E a chi gli chiede la sua posizione sulle polemiche che hanno travolto il neo assessore alla Cultura, Alberto Samonà, per la sua poesia ritenuta ‘filonazista’ che ha creato una spaccatura anche in seno alla Lega all’Ars, il giudizio di Salvini è tranciante: “Mi occupo di lavoro e di lotta alla mafia, non di poesia. E’ meglio tacere e lavorare”.

Salvini ha promesso particolare attenzione ai pescatori siciliani.

“Quote tonno, – ha detto – limiti delle acque territoriali, concorrenza sleale di paesi come la Tunisia, il Marocco, la Turchia…non è possibile che per alcune normative sia più pericolo pescare un tonno che non spacciare droga. E quindi siamo qua a risolvere alcuni problemi”.

A Salvini è stata chiesta poi, dalla stampa presente, una parola definitiva sui meridionali da parte della Lega.

“Non ci sono meridionali o settentrionali – ha affermato -. C’è la Sicilia, c’è la Lombardia, c’è l’Italia e c’è il lavoro da mettere al centro. A Bagheria come a Bergamo, perché il virus ha portato problemi ovunque”.

Il leader della Lega sarà oggi presente anche a Cefalù per incontrare i rappresentanti della categoria del turismo, settore messo gravemente in ginocchio dalla pandemia.

“Con tutti i soldi che gli italiani hanno dato ad Alitalia – ha detto – non è possibile spendere centinaia di euro per arrivare in Sicilia o in Sardegna. Non ha senso e anche per quello che riguarda i traghetti bisogna controllare i prezzi perché altrimenti non si riparte più.
Il bonus turismo preparato dal governo purtroppo non serve a nulla perché non verrà usato quasi da nessuno”.

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