Stop per qualche ora alle trattative nella corsa alla regione. E’ il giorno dei ballottaggi per le amministrative che vedono 4 comuni al voto in Sicilia ma soprattutto tante sfide importanti nel Paese

Due giorni di stop alle trattative politiche

Da una parte il centrodestra che cerca un candidato credibile per il dopo Nello Musumeci con lo stesso presidente uscente alla finestra ad aspettare pronto a riprendere la corsa, dall’altro le primarie del centrosinistra che rischiano di spaccare il Pd all’interno mentre i 5 stelle devono ancora scegliere il loro candidato. E sullo sfondo il lungo week-end dei ballottaggi.

Quattro ballottaggi in Sicilia fra cui una ‘stranezza’

Solo quattro i comuni al voto in Sicilia e fra questi c’è un caso anomalo. Alle urne Palagonia in provincia di Catania, Scicli in provincia di Ragusa, Sciacca e Villafranca Sicula in provincia di Agrigento con quest’ultimo comune che rappresenta un anomalia. Pur essendo al di sotto dei 15mila abitanti dovrà celebrare un ballottaggio perché i due candidati più votati (gli unici due candidati in corsa in realtà) hanno ottenuto esattamente lo stesso numero di voti: 481.

Le sfide siciliane

A Palagonia si contenderanno la poltrona di primo cittadino Salvatore Astuti e Franco Calanducci. A Scicli, invece, Mario Marino e Caterina Riccotti. A Sciacca, dove sembrava che il ballottaggio fosse stato evitato, alla fine si confronteranno Ignazio Messina e Fabio Termine mentre a Villafranca Domenica Balsamo e Gaetano Bruccoleri. Si vota nella sola giornata di domenica alle 7 alle 23.

13 capoluoghi in Italia

in totale nel paese sono 65 comuni richiamati alle urne per un numero complessivo di elettori che supera i 2 milioni. I comuni capoluogo sono 13, di cui solo Catanzaro è capoluogo di regione. Gli altri sono: Alessandria, Cuneo, Como, Monza, Verona, Gorizia, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Viterbo e Barletta. Stavolta lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi alle 23.

Lo sguardo oltre

Ma gli occhi sono già puntati a martedì quando partiranno le trattative per scegliere il candidato presidente della Regione anche in Sicilia, tavolo al quale Musumeci ha consegnato la sua disponibilità a un passo di lato ma restando alla finestra a guardare pronto a scendere in campo.

La sinistra che non scioglie i suoi nodi

A sinistra, invece, week end di scelta del candidato per i 5 stelle fra Giancarlo Cancelleri, Luigi Sunseri e Nuccio Di Paola, ma alla fine della convention non si scioglie la riserva.

I 5 stele rinviano la scelta ma il tempo stringe

Grande partecipazione di iscritti al M5S alla riunione tenuta alla biblioteca Scarabelli di Caltanissetta in vista della scelta del candidato 5stelle in corsa per le presidenziali22 del fronte progressista. Una trentina gli interventi all’assemblea coordinata dal referente M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola ma alla fine dell’assise dall’incontro esce sono una mozione in tre punti che prevede: pieno sostegno al presidente Giuseppe Conte al quale conferisce  mandato per indicare il metodo (compresa la votazione interna) o la sintesi tra tutte le disponibilità avanzate alla candidatura alle presidenziali 2022 e la promessa del pieno impegno nella partecipazione alle presidenziali 2022, dando sostegno al candidato unico del Movimento 5 Stelle.

Di fatto la soluzione non c’è e il csandidato nemmeno mentre il tempo stringe. La mozione impegna il referente regionale a dare seguito ed attuazione alla mozione entro il 30 giugno 2022 data per la presentazione della candidatura

Il Pd spaccato su Caterina Chinnici

Il Pd, invece, ormai è oltre il semplice rischio di spaccatura sulla candidatura di Caterina Chinnici definita in una lettera proveniente da Siracusa “candidata dalle spalle gracili e modeste” dopo che il segretario di Palermo Filoramo aveva sostenuto come non fosse più tempo di candidature dei parenti delle vittime di mafia invitando i big del partito a metterci la faccia. n preparazione la raccolta firme in difesa del candidato ma in questo clima il sostegno necessario alle primarie appare complesso

Il tentativo di Bartolo

“È importante che il fronte progressista abbia confermato una scelta di partecipazione diffusa come le primarie e che siano già state individuate ottime candidature sia da parte della Sinistra con Claudio Fava che da parte del Partito democratico con Caterina Chinnici”  dice, intanto, l’eurodeputato Pietro Bartolo che prova ad inserirsi nel dibattito sostenendo la candidatura Pd.  “L’auspicio – prosegue Bartolo – è che al più presto anche il M5S, nonostante le divisioni (che però non credo possano creare distinguo in Sicilia), arrivi all’individuazione di una altrettanto valida candidatura. Il mio impegno è stato sempre, come dichiarato anche da Caterina Chinnici, lavorare per allargare il campo del fronte progressista. La Sicilia non può essere riconsegnata nelle mani della Destra dopo l’esperienza fallimentare dell’ultimo Governo regionale. Costruiamo una Sicilia che sia piattaforma di pace e di accoglienza”.

Articoli correlati