Storie di una Palermo che si riscopre civile a dispetto di tante altre storie. Anche stamani l’ufficio abitare sociale del Comune di Palermo ha riacquisito due immobili popolari per assegnarli contestualmente a famiglie iscritte nella lista dell’emergenza abitativa. Ma una delle due abitazioni riacquisite dal comune e subito riassegnate ha una storia che mostra come esistano civiltà, decoro e solidarietà civile anche in una città come Palermo.

Consegna la casa per farla riassegnare

La storia la racconta l’assessore comunale alla casa Fabrizio Ferrandelli: “In merito all’ultima assegnazione mi preme evidenziare il gesto di un nostro concittadino che ha provveduto a contattare il Comune di Palermo, tramite il Presidente della circoscrizione Aiello, per consegnare l’alloggio nel quale ha vissuto per quarant’anni con la propria famiglia affinché potesse essere consegnato ad un’altra famiglia della graduatoria dell’emergenza abitativa”.

Decaduto il titolo per l’assegnazione

“Il cittadino ha avuto la fortuna, grazie a quella casa, di poter avere un tetto sicuro negli anni, di poter investire su di sé e di accrescere la propria posizione sociale che lo ha portato a comprare una casa e lasciare quindi quella di origine e il cui titolo è decaduto al cambiare della condizione”.

Questa casa mi ha portato bene e lo augura ai figli del prossimo inquilino

“Questa fortuna la augura ai figli dei nuovi assegnatari, cinque bambini, che da oggi avranno un tetto”.

“Sono contento che giorno dopo giorno la parte più bella di questa città abbia la fierezza di esprimere e mostrare il proprio volto – dice  l’assessore Fabrizio Ferrandelli – e di sorreggerci in un percorso di legalità che garantisce diritti di cittadinanza e confina la sopraffazione e la cessione illecita di immobili lucrando sul bisogno”.

Entrambi gli immobili da oggi assegnati ed occupati legittimamente da due famiglie si trovano nel quartiere Borgonuovo dove altre operazioni simili sono state portate a termine nelle scorse settimane.