Sarebbero stati almeno due i giovani palermitani armati di pistola che hanno aperto il fuoco nella notte fra sabato e domenica nella piazza di Monreale uccidendo tre giovani e ferendone gravemente altri due.

Dopo il fermo, nella notte, di uno dei presunti autori della strage di Monreale ovvero un 19enne del quartiere palermitano dello Zen che a partire dal tardo pomeriggio di ieri veniva interrogato dai carabinieri perché sospettato di essere uno dei protagonisti della lite scoppiata intorno all’una della notte fra sabato e domenica e terminata con la sparatoria mortale, si cerca un altro giovane, anche lui palermitano

L’accusa è di strage

Le accuse mosse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, sono pesanti: i reati contestati sono di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. In base alla ricostruzione il fermato è uno dei due “pistoleri” ma ci sarebbe un secondo ragazzo armato di pistola che avrebbe sparato fra la folla.

Il primo indagato fermato si trova al momento ristretto presso la Casa Circondariale Palermo “Pagliarelli”.

I motivi della rissa

Alla base della rissa ci sarebbe stato un apprezzamento dei monrealesi sul modo di guidare il motorino dei giovani venuti da Palermo. Dalle parole si sarebbe passati ai pugni, poi dal gruppo dei palermitani sarebbero stati sparati almeno 18 colpi.

Probabilmente in due avrebbero fatto fuoco. Due vittime sono morte sul colpo, una terza è deceduta in ospedale. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di un secondo palermitano.

La drammatica ricostruzione

Mentre proseguono le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Palermo, prosegue anche la drammatica ricostruzione dei fatti. Emergono particolari agghiaccianti. Alcuni testimoni raccontano che Andrea Miceli sarebbe stato ucciso nel momento in cui stava raggiungendo a piedi il cugino Salvatore Turdo, anche lui assassinato.

Il ragazzo, riferiscono le fonti, aveva poco prima messo al sicuro la fidanzata, chiudendola in auto e raccomandandole di non muoversi. Pochi minuti dopo è stato colpito dai proiettili; è deceduto in seguito in ospedale per le gravi ferite. Ancora sotto shock la fidanzata.