L’amministrazione comunale di Palermo prende in parola il Dpcm del presidente del Consiglio e studia un’apposita ordinanza anti movida per scongiurare i rischi degli assembramenti. Il provvedimento potrebbe entrare in vigore già da domani dopo che il Comune ha avviato un vertice in Prefettura con Asp e Protezione Civile. L’ordinanza del sindaco sarebbe già stata stilata e sarà ufficializzata dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

L’intenzione non è quella di blindare le zone della movida ma si cercherà di contenere la diffusione il semplice divieto di stazionare in strada o nelle piazze dalle 21 e sino alle 5 della mattina successiva. Il provvedimento sarà in vigore nelle zone del centro storico e le zone Politeama e Libertà.

Come riporta il Giornale di Sicilia, nei locali si prenoterà un tavolo per consumare (massimo in sei), oppure non si potrà stazionare nei pressi. Questo, assieme alle norme di carattere nazionale sulla chiusura entro le 18 dei locali senza posti a sedere dovrebbe produrre gli effetti sperati. Non è chiaro, però, se il divieto di stazionamento debba valere per i gruppi soltanto oppure anche per i singoli. Perché in solitaria, ad esempio, non ci si potrebbe fermare per ammirare un monumento di notte o per fare bancomat? Altro nodo che probabilmente sarà sciolto nel Comitato di oggi sarà quello della vigenza dell’ordinanza. Solo nei week-end o ogni sera della settimana? Pare che si partirà intanto con venerdì, sabato e domenica.

Entro venerdì decideremo poi quali misure mettere in campo per il fine settimana – ha detto il prefetto Giuseppe Forlani -. Stiamo valutando la limitazione della mobilità in alcune aree, in cui cercheremo di impedire la sosta delle persone. Lo scopo è quello di ridurre la circolazione del virus, il quale cammina sulle gambe delle persone. Ma oltre oltre “ai nostri controlli servirà soprattutto la massima collaborazione dei cittadini che invito a tenere comportamenti adeguati, come l’uso delle mascherine e soprattutto il mantenimento delle distanze ed evitare i sovraffollamenti”.