In base ai dati dello Studio pagamenti di Cribis, nel terzo trimestre del 2024 crescono le aziende puntuali e diminuiscono i ritardi gravi. Dall’analisi dei dati emersi dal report, emergono i gruppi merceologici più virtuosi e le aree geografiche in cui l’affidabilità è maggiore

Studio pagamenti: nel terzo trimestre 2024 le aziende puntuali in Italia sono il 44,3%

Dallo studio pagamenti di Cribis nel trimestre luglio-agosto-settembre 2024 si nota un miglioramento nelle abitudini di pagamento delle aziende italiane. Le realtà puntuali sono, infatti, il 44,3%, in aumento rispetto al 43,3% del secondo trimestre,  al 43,4% del primo, ma anche considerando il 43,75% del quarto trimestre 2023, il 43,5% dello stesso periodo del  2022 e soprattutto il 41,5% del  2021.

Al tempo stesso diminuiscono i ritardi oltre i 90 giorni, attestandosi al 4% nel terzo trimestre 2024 dal 5,7% del secondo trimestre 2024 (erano il 5,1% nel quarto 2023, il 4,4% nel 2022 e il 4,9% nel  2021). Considerando le dimensioni, le più virtuose dal punto di vista dalla puntualità sono le microimprese micro 45,4%, piccole 44,2%, medie 35,4% e grandi 20%. Ma è sempre fra le microimprese che i ritardi gravi sono più diffusi: micro 4,6%, piccole 1,9%, medie 1,5% e grandi 1,7%

Il nord est è l’area geografica più puntuale

Anche sul fronte dei pagamenti l’Italia sembra andare a due velocità, con le aziende del Nord decisamente più puntuali e quelle al Sud caratterizzate da una maggiore propensione a saldare i propri debiti in ritardo. In particolare, nel nord est puntualità 52,7% e 2,3% ritardi oltre 90 gg, nel nord ovest puntualità 50,2% e 2,9% ritardi oltre 90 gg, nel centro puntualità 40,2% e 4,6% ritardi oltre 90gg e nel sud e isole puntualità 31,4% e 6,7% ritardi oltre 90 gg

La Sicilia in fondo alla classifica

Approfondendo l’analisi, le regioni con la maggior percentuale di imprese puntuali sono la Lombardia 54,3%, il Veneto 54,3%, l’Emilia-Romagna 52,7%e le Marche 52%. In fondo alla classifica invece troviamo la Sicilia 25,3%, la Calabria 26,7%, la Sardegna 31,6% e il Lazio 31,9%

I ritardi gravi

Considerando i ritardi gravi, il Trentino è la regione più virtuosa con una percentuale del 2%, seguito da Valle d’Aosta (2,1%), Veneto (2,3%), Emilia-Romagna (2,4%), Friuli-Venezia Giulia e Lombardia (2,5%). Mentre le percentuali più alte di ritardi gravi si registrano in Sicilia (8,9%), Calabria (7,8%), Campania (6,9%) e Lazio (6,4%). A livello provinciale si nota lo stesso andamento con le province di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna più virtuose, quelle di Calabria e Sicilia meno puntuali.

Nella ristorazione i maggiori ritardi nei pagamenti

Prendendo in esame i gruppi merceologici, i ritardi gravi sono presenti soprattutto nella ristorazione (7%), nelle costruzioni (5,6%), nella locazione immobiliare e nell’energy & telco (4,7%), nella grande distribuzione/distribuzione organizzata (4,6%), nelle industrie alimentati (4,5%) e nei servizi alle persone (4,1%). Di contro l’incidenza dei ritardi gravi è bassa nelle industrie della gomma (1,5%), nelle industrie di macchinari e attrezzature elettriche ed elettroniche (1,9%), ma anche nelle industrie chimiche (1,9%) e della carta e affini (2%).

Tempi medi di pagamento nel sud e isole di 75 giorni

Considerando che il tempo medio di pagamento a livello nazionale è di 67 giorni, le micro e le piccole imprese risultano essere le più rapide con una media di 66 giorni, rispetto alle medie (69) e alle grandi (68). Al livello geografico, si conferma una profonda differenza fra Nord e Sud: nel nord est 65 gg, nord ovest 66 gg, centro 66 gg e sud e isole 75 gg. Non mancano importanti differenze fra gruppi merceologici, con tempi medi decisamente più lunghi in comparti come industrie della ceramica (96 gg), industrie di macchinari e attrezzature elettriche e elettroniche (80 gg), installatori (79), industria siderurgica (79), servizi per le imprese (76), industrie chimiche (73), costruzioni (71).

I tempi medi di pagamento sono più contenuti, invece, nei servizi per le persone (34), locazione immobiliare (44), ristoranti e bar (48), servizi di ospitalità e trasporti (49).

Italia alle prese con una crescita contenuta

I dati del terso trimestre 2024 evidenziano un miglioramento nella puntualità delle imprese italiane, pur con grosse differenze fra aree geografiche e settori merceologici. L’augurio è che questa tendenza si confermi nel quarto trimestre 2024. Del resto, la riduzione dei tassi e il contenimento dell’inflazione fanno ben sperare, pur in presenza di un contesto economico caratterizzato da una crescita rallentata.