Nuovo accordo tra il Comune di Palermo e la “Multi Veste Italy 4 s.r.l.”, la società che ha costruito il Centro commerciale Forum. Ieri la Giunta Orlando ha approvato finalmente la convenzione aggiornata tra le parti, segnando una (possibile) svolta per gli Svincoli di Brancaccio, le bretelle autostradali rimaste incompiute ormai da quasi 20 anni.

Un iter lunghissimo

Nell’accordo, è stata raggiunta l’«intesa di massima per il completamento dello svincolo autostradale e delle altre opere di urbanizzazione nonché per la razionalizzazione delle strutture polifunzionali nell’area Brancaccio», si legge nel titolo della Delibera di Giunta n. 280 del 14 ottobre 2021. Cosa significa? Che il Comune ha finalmente dato l’ok ai privati per completare gli svincoli.

Nel 2017 si chiuse il maxi contenzioso tra le parti, nato con l’appalto del tram, quando il Comune espropriò al Centro commerciale Forum un pezzo di terreno per far costruire alla Sis il deposito Roccella. Ad agosto 2018 la Giunta diede poi l’ok alla Multi per un progetto di fattibilità tecnico economica delle opere da eseguire. A novembre 2019 la palla fu passata al Suap per aggiornare la convenzione. Quasi due anni per un iter a passi di lumaca e ieri finalmente l’ultimo ok della Giunta.

La palla passa al Consiglio Comunale

Si può esultare? Ancora purtroppo no, dato che la nuova convenzione in variante tra Comune e Multi dovrà ora passare al vaglio del Consiglio Comunale che dovrà dare l’ok all’appalto come “opere di urbanizzazione”. E solo dopo l’approvazione del Consiglio partirà un iter lungo altri 25 mesi (2 anni) per vedere ultimati i lavori.

Le prossime tappe

«A marzo 2021 – ci ha spiegato l’Ing. Antonio Cangemi, progettista che da quasi 30 anni segue l’opera – avevo presentato il nuovo progetto preliminare al Suap per conto della Multi. Una volta chiusa la convenzione tra Multi e il Comune servirà l’ok di Sala delle Lapidi. Poi la Multi dovrà fare le successive due fasi: progettazione definitiva ed esecutiva. In tutto si stimano circa 25 mesi». Tempi biblici per un’opera piuttosto semplice da realizzare.

La storia

Le bretelle autostradali furono progettate nel lontano 1996, i lavori partirono ufficialmente nel 2002, ma si bloccarono a causa di ritardi dell’impresa e “presunte infiltrazioni mafiose” segnalate dalla Prefettura di Messina. Il Comune procedette alla “rescissione in danno”; la ditta “Demoter” poi fallì nel 2013 e nel 2016 fece causa al Comune di Palermo.

Un’Odissea documentata più volte anche dalle telecamere di Striscia la Notizia, coi servizi di Stefania Petyx.

Due lotti

L’opera è stata divisa in due lotti: Rampe “Lato Mare” (Nord) e Rampe Lato Monte (Sud).

Il primo blocco di lavori riguarda i due svincoli Nord (“lato mare”), visibili dall’autostrada A19 Palermo-Catania, che non vanno semplicemente asfaltati, ma occorre il rilancio delle acque che sedimentano sotto l’autostrada, spostandole al di là della fermata “Roccella” del Passante ferroviario. I lavori costerebbero circa 2 milioni e dovrebbero durare poco (circa 5 mesi).

Il secondo lotto riguarda invece i due svincoli Sud (“lato monte”), ancora da progettare. Il costo si aggirerebbe sui 3,6 milioni (e poco meno di un anno la durata dei lavori).

Il nuovo accordo

Ai privati gli svincoli lato mare. Mentre il Comune di Palermo si impegnava a realizzare le rampe lato monte “a propria cure e spese, entro il 31 dicembre 2024”. Ma il Ragioniere Generale Bohuslav Basile diede parere contrario (poiché “è in atto privo di qualsivoglia copertura finanziaria, tenuto conto, anche, dell’attuale squilibrio strutturale del bilancio comunale”). Così il Suap ha dovuto rimodulare l’accordo tra le parti.

Ecco quindi il nuovo accordo: “Il Comune di Palermo, subordinatamente alla ricezione di un idoneo titolo giuridico di credito con il quale la Regione Siciliana confermi il finanziamento, si impegna ad inserire la realizzazione delle Rampe lato Monte negli strumenti di programmazione comunale ed avviare le procedure consequenziali, ponendosi come obiettivo quello di realizzare tale fondamentale opera di interesse pubblico, a propria cura e spese, entro il 31 dicembre 2024, modificando in tal modo l’impegno assunto in precedenza dal medesimo Comune di Palermo”.

Il giallo dei fondi residui regionali

Per quanto concerne proprio i due svincoli Sud (“lato monte”) il RUP – l’Architetto Fabio Cittati – per conto del Comune ha chiesto più volte alla Regione di sbloccare i fondi residui dell’appalto (circa 2,5 milioni). Ma resta il giallo se siano ancora disponibili dopo tutti questi anni.

Le altre opere di urbanizzazione

Previste poi nell’accordo altre opere di urbanizzazione, come: “la realizzazione del verde “Baglio S. Anna” con impianto di irrigazione, impianto di illuminazione e percorsi per la fruizione del verde; il parcheggio lato ferrovia con impianto di illuminazione, arredo a verde e viabilità; manutenzione e ripristino della sede stradale, per una lunghezza di circa 70 metri, nonché degli impianti esistenti (illuminazione e caditoie stradali) per una lunghezza di circa 700 metri, del tratto di strada denominato via Galeano; manutenzione della sede stradale di accesso al futuro parcheggio, lato Villabate, per una lunghezza di circa 180 metri”.

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