Tagli all’ospedale Giglio, coro di no. Cefalù , ma non solo, anche i comuni delle Madonie e del messinese, limitrofi alla cittadina normanna, scenderanno in piazza questo pomeriggio per dire no al drastico ridimensionamento dell’ospedale Giglio di Cefalù. L’appuntamento è, per le ore 16.30, nella piazza antistante la scuola media Porpora (via E. Fermi) dove è stato convocato, dal comune di Cefalù, un consiglio comunale aperto a tutto il territorio.
La protesta è scattata con l’annunciata nuova rete ospedaliera predisposta dall’assessorato regionale alla salute che trasformerà, uno dei gioielli della sanità siciliana a semplice ospedale di base, senza specialistiche, vanificando gli investimenti di risorse pubbliche, sin qui fatti, e disperdendo le professionalità che vi operano. E’ forte la preoccupazione tra i pazienti seguiti dal Giglio che temono di dover affrontare viaggi della speranza per una risposta di salute. All’appuntamento è prevista la presenza di numerose associazioni che operano nel territorio e dei dipendenti dell’ospedale che rischiano il posto di lavoro.
Sul web e suoi social si è scatenata la protesta con gruppi nati per a sostenere l’ospedale. Tra i più numerosi il gruppo “Sostenitori del Giglio”.
Una petizione online “Sicilia: Madonie senza polo oncologico, la politica vuole chiudere l’ospedale di Cefalù” lanciata, da semplici cittadini, sul sito change.org , in poche ore, ha raggiunto ben 14.900 firme.
L’indotto, generato dell’ospedale, e alcune attività commerciali, si sono mobilitate realizzando magliette con su scritto “Giù le mani dal Giglio”. Sarà questo lo slogan che accompagnerà la manifestazione di oggi.
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