Tagli alle corse per il periodo natalizio e aumento dei biglietti dei treni. E’ questo lo scenario che si trovano davanti i siciliani, l’anno nuovo porta l’ennesimo rincaro nel contesto già di un’inflazione che non conosce sosta. La denuncia è del comitato pendolari che mette in luce i rischi che riguardano chi utilizza i treni per spostarsi. Meno servizi e aumento dei biglietti.

L’aumento dei costi dei biglietti

Il comitato pendolari pone anzitutto l’accento sull’aumento dei prezzi dei biglietti dei treni, facendo riferimento al contratto di trasporto ferroviario. Se nel 2022 questi aumenti furono sventati per mezzo di una delibera della giunta regionale, quest’anno invece non ci sarebbe traccia di tale provvedimento. Questo contratto prevede un aumento del 10%. “Se non verrà revocato l’aumento di gennaio 2003 – afferma Giosuè Malaponti, presidente del comitato pendolari siciliani – sarà il quarto da quando è stato sottoscritto il contratto di servizio 2015-2016. Aumento pari al 37,5% che i pendolari e l’utenza si trovano a dover pagare. Ma i treni per chilometro sono sempre gli stessi, così come i servizi”.

La soppressione di alcune corse

Il comitato svela anche che con il nuovo orario entrato in vigore l’11 dicembre scorso ci sarebbero state delle riduzione delle corse dei treni. Già dal 23 dicembre scorso e sino al 5 gennaio è stato deciso che in sostituzione ci saranno i bus. “Tutto ciò – aggiunge Malaponti – sta creando enormi disagi e disservizi a molti utenti e pendolari che scoprono dopo aver acquistato il biglietto che dovranno viaggiare in bus e anziché in treno. Per questi motivi chiediamo al neo assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Aricò, di intervenire sulla questione per fare chiarezza e, se il caso chiederne l’annullamento prevedendo gli eventuali rimborsi per chi ha già acquistato i titoli di viaggio”.

Il wi-fi e gli investimenti

Secondo il comitato molte cose sono rimaste inattuate rispetto agli impegni presi per migliorare il trasporto ferroviario. Come ad esempio il servizio wi-fi su alcuni treni gratuita per gli utenti. O ancora gli investimenti per complessivi 42,5 milioni di euro, di cui circa 23,2 milioni per il revamping dei treni già in esercizio. Altri 13,3 milioni di euro per interventi infrastrutturali di ammodernamento degli impianti manutentivi di Palermo, Messina e Siracusa, nonché investimenti in tecnologia per circa 1,8 milioni di euro e informatica per circa 4,2 milioni di euro.

Le richieste all’assessore

Il comitato pendolari pone una serie di questioni all’assessore Aricò. Ad esempio di conoscere i benefici per la Regione di una determinata operazione. Il riferimento è al materiale rotabile già in circolazione (25 treni Pop) che è stato dato in “comodato d’uso gratuito” all’impresa di trasporto ferroviario Trenitalia. Si chiede poi di rivedere  l’attuale offerta commerciale. Impietoso inoltre il riscontro sulla qualità dei servizi dopo il monitoraggio che lo stesso comitato ha effettuato da dicembre 2021 a giugno 2022 su oltre 25 mila treni distribuiti sulle tratte di maggiore frequentazione. “Nel loro insieme – sostiene Malaponti – i valori raccolti mettono in luce ancora una volta le stesse problematiche e i disservizi riscontrati sulle varie relazioni per problemi tecnici all’infrastruttura, alle condizioni meteo avverse o altre cause dovute a fatti occasionali-ostruzioni varie lungo linea”.

Articoli correlati