Il giovane Claudio Buccola non correva  124 chilometri con la sua moto lungo la via Ernesto Basile quando Sonia Romano gli tagliò la strada causando  l’incidente in cui il ragazzo perse la vità la notte tra il 7 e l’8 agosto del 2012. Lo racconta il Giornale di Sicilia.

Lo si legge nelle motivazioni della sentenza che il 18 marzo scorso ha condannato la Romano per omicidio colposo e omissione di soccorso con  una pena di due anni e  quattro mesi ed in più alla sospensione della patente per due anni. Insomma Claudio aveva superato i limiti di velocità ma non in quella misura come in un primo tempo era emerso dalla perizia dello stesso pm confutata in un secondo momento dal perito di parte civile . La donna in preda al panico era fuggita presentandosi poco dopo al commissariato San Lorenzo ammettendo i fatti. Ancora al tempo dell’incidente non erano entrate in vigore le norme relative all‘omicidio stradale.

Claudio Buccola, studente di Chimica, percorreva in motola  via Basile in direzione corso Tukory: la Lancia Y condotta da Sonia Romano, all’epoca ventisettenne, proveniva da via Giovanni Argento, la strada che si immette all’altezza del bar Massaro. Qui volendo immettersi in corso re Ruggero tagliò la strada al giovane che fu sbalzato finendo su due auto posteggiate,   con una manovra in  In questo modo tagliò la strada al ragazzo, che sbatté sullo sportello dell’auto, finì su due auto posteggiate e morì sul colpo, a 27 metri di distanza.