Diverse zone di Palermo si sono svegliate sommerse dalla spazzatura. Dopo le polemiche seguite all’aumento della Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, oggi alcune aree del capoluogo siciliano hanno visto comparire le solite montagne di immondizia. Problemi nati anche a causa della carenza di personale all’interno di Rap, società Partecipata del Comune che si occupa del servizio di raccolta. Come è noto, durante le festività, i turni risultano ridotti. Fatto che aggrava ancora di più un problema per il quale l’azienda ha dovuto fare più volte ricorso a doppi turni e straordinari. Ciò sottoscrivendo degli accordi con le organizzazioni sindacali. Di conseguenza, dopo la festività del 1 maggio, alcune zone della città hanno registrati problemi.

Problemi in periferia, ritardi in centro per la raccolta differenziata

Le maestranze di Rap hanno lavorato duramente nella notte e alle prime luci dell’alba per ritirare la spazzatura accumulatisi in strada. Ma questo non è bastato ad evitare i disagi in alcune zone. Ad essere colpite sono principalmente le periferie della città. Problemi a Borgo Nuovo, dove i ritardi nel servizio di raccolta hanno provocato la formazione di alcune piccole discariche in via Comiso e in via Castellana. Disagi anche in via Noce, all’interno dell’omonimo quartiere della V Circoscrizione. Qui i sacchetti di rifiuti hanno coperto il marciapiede, tanto da costringere residenti e passanti a fare lo slalom fra la spazzatura. Cumuli vengono segnalati anche in via Montepellegrino e in via Galletti, zona Acqua dei Corsari. Disagi anche in centro, dove numerose aree registrano ritardi nel ritiro dei sacchetti relativi alla raccolta differenziata.

A Palermo è aumentata la Tari

Disagi che arrivano a poco meno di 48 ore dall’approvazione in Consiglio Comunale del nuoco Piano Economico Finanziario relativo alla Tari (abbreviato Pef Tari). Documento che determina il corrispettivo da versare all’azienda del Comune che si occupa della raccolta della spazzatura in città, nonchè la cifra che i palermitani dovranno versare per pagare la tassa sui rifiuti. Secondo quanto previsto dalla delibera, si registra un aumento di circa 12 milioni di euro per l’annualità 2024 e di 15 milioni di euro per l’annualità 2025. Risorse che andranno in parte a sostenere il piano di risanamento della stessa Rap.

Pef Tari, gli aumenti previsti dalla delibera

Nel dettaglio, il corrispettivo Pef Tari salirà dai 103 milioni del 2023 agli oltre 115 milioni di euro del 2024 e ai 118 milioni di euro del 2025. Una vera mazzata per le tasche dei palermitani, già gravati dall’aumento dell’IRPEF e di altri tributi comunali. Eppure il Comune ha potuto fare poco da questo punto di vista, a parte mitigare gli effetti della decisione della SRR. La società risponde direttamente all’ente ministeriale ARERA e nel suo calcolo ha tenuto conto di una serie di elementi necessari a finanziare il servizio offerto da Rap. Cifre alle quali andranno aggiunte tutte le altre voci. Ai 115 milioni di euro del 2024 bisognerà sommare i soldi necessari al Comune e quelli per ovviare all’inflazione. Si sale così alla cifra complessiva di 138 milioni di euro, la quale scenderà a poco meno di 130 per effetto di alcuni fondi statali utilizzati dal Comune.

Gli incrementi della tassa sui rifiuti per i palermitani

Un salasso che, quindi, pagheranno i cittadini palermitani, per 2/3 con le utenze domestiche e per 1/3 con il gettito delle imprese. Ma quanto peseranno questi aumenti sulle tasche dei cittadini? A provare a chiarirlo in aula è stato il consigliere di “Oso” Ugo Forello. “Le fasce di popolazione con famiglie numerose riceveranno un aumento medio del 10% – sostiene l’esponente d’opposizione -. L’incremento sarà percepito durante la seconda rata, ovvero quella del saldo. Le lettere di acconto sono ormai partite con la vecchia tariffa. Qualcuno lo dovrà spiegare ai cittadini”. Poi ha passato in rassegna alcuni esempi specifici. “Soprattutto sulla quota variabile, ovvero quella che incide in alcuni casi per il 50%, gli aumenti sono progressivi. Si parte da un incremento medio di 11 euro per un individuo che vive da solo, fino ad aumento di oltre 20 euro per le famiglie con più di sei persone. Insieme alla quota fissa, quest’ultime vedranno un aumento anche di 40 euro, tutti caricati sul saldo“.

 

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