Investire sul futuro con giudizio e con uno sguardo ai conti. La Giunta Comunale, guidata dal sindaco Roberto Lagalla, ha adottato il piano di risanamento della Rap. Documento necessario a riportare in asse i conti claudicanti dell’azienda. La società che si occupa della raccolta dei rifiuti in città ha chiuso l’ultimo trimestre del 2023 con un dato negativo complessivo da 5,5 milioni di euro. Una cifra che viene fuori proprio dallo stesso piano di risanamento varato dal commissario Zes Carlo Amenta e che risulta superiore perfino dell’attuale patrimonio netto aziendale. Questione sulla quale l’Amministrazione ha già annunciato la volontà di intervenire con una ricapitolarizzazione attraverso l’utilizzo strategico della sede di piazzetta Cairoli.

Ci saranno poi ulteriori accorgimenti. A cominciare dal ruolo delle assunzioni, le quali in questo momento saranno soltanto a tempo determinato. Confermate quindi le ipotesi avanzate nei giorni scorsi dai sindacati di Rap. Dal Comune, in particolare dall’assessore Alongi, è stata già annunciata la volontà di procedere in futuro con le stabilizzazioni. Per farlo però bisognerà approvare tutti i documenti propedeutici, a cominciare dal Piano Economico Finanziario 24-25 che prevederà, con ogni probabilità, l’aumento della Tari.

Assunzioni a tempo determinato

Un dato è certo. Le assunzioni sono un fatto necessario. Rap, negli ultimi dieci anni, ha perso più di 900 unità di personale. Fatto che ha lasciato sguarniti diversi servizi, come ad esempio lo spazzamento delle strade e la raccolta dei rifiuti dai cassonetti. Un percorso sul quale l’Amministrazione Lagalla ha intenzione di investire, al netto delle difficoltà oggettive derivanti dallo stato economico-finanziario di Rap e dai vincolo imposti dal piano di riequilibrio.

“RAP – si legge nella delibera – ha l’obbligo giuridico di attuare senza alcun indugio tutte le misure finalizzate al superamento della crisi previste nel Piano di Risanamento, ricorrendo….a provvedimenti temporanei e/o a tempo determinato con ciò ritenendosi superata l’indicazione riportata la deliberazione di novembre 2022“. Ciò “nelle more che venga adottata dal Consiglio Comunale la delibera sulla ricapitolarizzazione e sino a quando non risulterà approvato il PEF TARI 2024/2025, le relative tariffe da parte del Consiglio Comunale e tutti gli atti conseguenti”.

Stabilizzazioni in un secondo momento

Insomma, per le stabilizzazioni dei nuovi lavoratori bisognerà aspettare, come preannunciato a BlogSicilia qualche giorno fa dall’assessore Pietro Alongi. L’esponente di Forza Italia ha però chiarito che questo sarà soltanto “un passaggio transitorio” che porterà, alla fine, alla firma dei contratti a tempo indeterminato.

Al momento, sul tavolo dell’azienda, vi sono due procedure concorsuali. La prima riguarda l’ingresso di 46 nuovi autisti. Il concorso si è ormai concluso, con la definizione della graduatoria dei vincitori. Risorse di cui Rap avrà bisogno in vista dell’avvio del prossimo step della raccolta differenziata. L’altra procedura d’assunzione, ovvero quella dei 306 operatori ecologici, ha visto la definizione della graduatoria definitiva dei 3500 selezionati che parteciperanno alla prova scritta di fine aprile. Una volta conclusi gli esami, verrà stilata la classifica finale dalla quale verranno selezionati i primi 106 profili. Gli altri 200 entreranno in Rap per scorrimento della graduatoria e in base alle risorse disponibili.

I problemi dei conti nel 2023

Uno dei passaggi chiave della delibera riguarda poi lo stato dei conti di Rap. Secondo quanto si legge nell’atto firmato dal Capo Area del Controllo Analogo Roberto Pulizzi, “nell’ambito del Piano di Risanamento”, si riferisce che “esiste una ‘situazione contabile al 31/12/2023 riportante una perdita pari a 5,5 milioni di euro e che contiene anche alcune delle rettifiche ancora in corso di verifica al momento di redazione del presente documento‘, che è diversa rispetto a quella ipotizzata dall’Ufficio Controllo Economico e Finanziario per le Società Partecipate”. Una cifra comunque superiore all’attuale patrimonio netto di Rap, pari a 4,2 milioni di euro.

Fatto per il quale “è intendimento dell’Amministrazione attiva procedere alla ricapitalizzazione di RAP, per i profili connessi alla natura di servizio pubblico essenziale, per quelli igienico-sanitari nonché per non vanificare il finanziamento speso per acquisto di mezzi attrezzature utili ad incrementare la raccolta differenziata, la cui concreta attuazione è rinviata a successivo atto amministrativo, che dovrà essere corredato, come da indicazioni della Corte dei conti, di “motivazione rafforzata” circa la sussistenza effettiva di un preminente interesse pubblico”. Passaggio che il sindaco Roberto Lagalla intende portare avanti con una rivalutazione e relativa cessione dell’immobile di piazzetta Cairoli, attuale sede dell’azienda. Bene che, nel 2021, fu valutato 4,3 milioni di euro.

Pef Tari e piano di riequilibrio

Altro passaggio ha interessato l’aumento del Piano Economico Finanziario (abbreviato Pef) determinato dalla SRR. Atto dal quale dipende la determinazione della Tari, ovvero la tassa sui rifiuti. Dai 103 milioni di euro + IVA del 2023, si passerà infatti ad un dato che parla di 115,4 milioni di euro + IVA per il 2024 e di 118 milioni di euro + IVA per il 2025 (anche se su quest’ultimo punto il sindaco Roberto Lagalla avrebbe chiesto uno “sconto” che porti la cifra al dato del 2024).

“L’attuazione del Piano di Risanamento – viene evidenziato nella delibera – richiede l’adeguamento del corrispettivo dovuto a RAP nei termini di cui al PEF TARI 2024/2025”. Sia la situazione economico-finanziaria dell’annualità che la predisposizione del Pef Tari da sottoporre al Consiglio Comunale, secondo gli Uffici del Controllo Analogo, “non sono coerenti con il Piano di Riequilibrio Pluriennale adottato dal Comune di Palermo, rispetto ai quali aspetti ogni altra valutazione coinvolge profili di discrezionalità amministrativa ascritti all’organo di indirizzo politico“.

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