Sono 8633 le comunicazioni che l’Agenzia delle entrate sta inviando ad altrettanti siciliani che avrebbero commesso errori o omissioni nella dichiarazione del 2013 relativa ai redditi del 2012.
Si tratta di avvisi bonari di accertamento che nascono dall’incrocio dei dati presenti nelle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche con o senza partita Iva, e i dati presenti nell’anagrafe tributaria ovvero i versamenti effettuati da datori di lavoro continui o occasionali e riguardanti anche i redditi da fabbricati reali o presunti.
Le comunicazioni sono in viaggio e potranno arrivare anche per Pec non solo per posta ordinaria. Non si tratta di cartelle esattoriali ma di avvisi bonari ovvero una comunicazione nella quale l’agenzia delle entrate segnala di aver riscontrato una anomalia e assegna un termine per regolarizzare la posizione prima che venga emessa una cartella.
Le strade sono due per il contribuente che riceve questo ‘avviso bonario’. Si può riconoscere l’errore e presentare una dichiarazione di rettifica pagando la differenza con uno sconto sulle sanzioni oppure si può recarsi all’agenzia delle entrate per dimostrare, carte alla mano, di non aver commesso l’errore che l’agenzia ritiene di aver rilevato.
La rettifica della dichiarazione può essere fatta anche direttamente all’Agenzia delle entrate dove ci si può recare, in ogni caso, sia nei normali orari di apertura, sia per appuntamento che è prenotabile telematicamente sul sito della stessa Agenzia delle entrate
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