Da anni l’Slc Cgil persegue l’obiettivo che la fondazione Teatro Massimo di Palermo sia sopratutto centro di produzione. E uno dei tasselli è la grande importanza di una stagione estiva al Teatro di Verdura. Finalmente questo diventa realtà e ci riempie di soddisfazione perché è anche merito delle nostre rivendicazioni: dal 2020 dal 28 giugno al 23 luglio ci sarà una stagione strutturata di opere, balletti e concerti con produzioni proprie della fondazione teatro Massimo al Verdura. Questo è quanto ci è stato comunicato”.

A comunicarlo è il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso, che aggiunge: “E’ un inizio. E’ un primo mese rispetto a una stagione di due tre mesi che vorremmo. Ma è una grande notizia. Una stagione strutturata vuol dire occupazione, sviluppo culturale e maggiore attrazione turistica. Ma vuol dire soprattutto affermare il principio che il teatro di Verdura è la nostra Arena di Verona ed è in condizione di offrire la grande cultura da Napoli in giù”.

Per l’Slc Cgil il ritorno di una stagione estiva al Teatro Massimo è di “fondamentale importanza” soprattutto per i tanti artisti precari del teatro, che in questo modo vedono consolidare il proprio lavoro. “Pensiamo in particolare al corpo di ballo relegato, al ruolo di Cenerentola del teatro, ma anche a quelle maestranze che hanno avuto riconosciuto solo un ruolo marginale come i lavoratori che realizzano le scene e la sartoria teatrale – aggiunge il segretario Maurizio Rosso – In questa prospettiva per la Slc si crea la condizione per il rilancio di un grande corpo dei ballo, dei laboratori tecnici e della sartoria della fondazione e potremmo avere una stagione di eccellenza della lirica e della danza, con opere balletti e concerti prodotti da noi. Con il coinvolgimento di tutte le maestranze e gli artisti del teatro. Un’operazione culturale di grande respiro internazionale in una città città cosmopolita come Palermo”.

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