Debutta il solista alle percussioni e vincitore del concorso “Crescendo” 2016 indetto dalla Fondazione Politeama Garibaldi per la ricerca di giovani talenti. 

Appuntamento venerdì 13 gennaio alle 20,30 e sabato 14 gennaio alle 17,30 al Teatro palermitano con il concerto di Francesco Barone.  In programma Avner Dorman (1975), Frozen in time per multipercussione e orchestra, Dmitrij Dmtrevič Šostakovič(1906-1975) e la Sinfonia n. 15 in la maggiore op. 141. A dirigere l’Orchestra Sinfonica Siciliana Marcus Bosch.

Il concerto è il secondo della stagione “smart” dell’orchestra, composta di 22 appuntamenti con prezzi estremamente vantaggiosi per studenti e under 30 e per le categorie che godono di sconti come da regolamento.

Frozen in time, per multipercussione e orchestra è una composizione divisa in tre movimenti: Indoafrica, Eurasia, Le Americhe. E’ opera del quaratunenne Avner Dorman, il più giovane compositore israeliano ad aver vinto il Premio Israele. Composto nel 2007, il pezzo si ispira alla struttura geologica della terra in epoca preistorica. Il titolo, infatti, si riferisce a delle immaginarie istantanee che testimonierebbero lo sviluppo geologico della superficie terrestre dalla Pangea ai giorni nostri. Il primo movimento, Indoafrica, aperto da un gesto d’effetto che sembra simulare una valanga, è caratterizzato, infatti, da temi che si basano sulle scale indiane e sui tala, cicli di unità ritmiche di diversa lunghezza tipici della musica indiana. Suggestioni derivate dal gamelan, un’orchestra costituita principalmente da percussioni di origine indonesiana informano la sezione iniziale della parte solistica che si svolge sulla marimba, mentre l’uso dei tamburi porta l’ascoltatore in un ambiente africano. Il movimento si conclude con una fuga basata sui temi iniziali.

La maggior parte del materiale tematico del secondo movimento, Eurasia, aperto dalla grancassa che esegue un ritmo di Siciliana, è costituito dalla rielaborazione di alcune Siciliane di Mozart (Concerto per pianoforte e orchestra K.488, Sonata K.280, Rondo K.511 e l’aria “Ach, ichFühl’s”), che si mescolano ad elementi dell’Asia centrale rappresentati dalle campane.

L’ultimo movimento, Le Americhe, formalmente un rondò, il cui refrain è costituito da elementi tratti dalle principali culture musicali americane, è un’ampia carrellata dei diversi stili e generi musicali del Nuovo Continente come si può vedere anche nelle altre sezioni dove appaiono suggestioni del Tango argentino, del Jazz afrocubano, dello swing e del minimalismo.

Sinfonia n. 15 in la maggiore op. 141 è ritenuta una sorta di testamento spirituale del compositore. Composta nell’estate del 1971, riflette la precarietà delle condizioni fisiche del musicista russo. Nonostante la paralisi al braccio destro, negli ultimi anni di vita Šostakovič, continuò a comporre. La sinfonia prese vita nell’ospedale di Kurgan, durante il ricovero del compositore. La prima esecuzione avvenne l’8 gennaio 1972 a Mosca con l’orchestra della Radio Sovietica diretta dal figlio Maxim. E’ divisa nei seguenti movimenti: Allegretto; Adagio, Largo, Adagio, Largo; Allegretto; Adagio, Allegretto, Adagio, Allegretto.