Hanno raccolto le firme in cantiere per chiedere, con una petizione inviata oggi e indirizzata a Rfi, Rete ferrovie italiane, ente appaltante, di sostituirsi a Tecnis nei pagamenti dei loro stipendi, ai sensi dell’articolo 1676 del codice civile, che regola i casi mancata retribuzione per inadempienza dell’impresa.

I 40 lavoratori del cantiere Tecnis di Palermo, impegnati nell’appalto dell’anello ferroviario, sono in sciopero anche oggi dopo la decisione del Cda dell’azienda di ritirare il piano di ristrutturazione del debito. Chiedono certezze sulle loro retribuzioni, sia quelle di settembre e ottobre, contenute nel piano di ristrutturazione e adesso “congelate”, che per i mesi di gennaio e febbraio.

“Il pagamento degli stipendi arretrati, la certezza di poter comunque la retribuzione maturata, è dirimente per la ripresa dell’attività produttiva – dichiarano i segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo Ignazio Baudo, Antonio Cirivello e Francesco Piastra – Il cantiere anche oggi è fermo. Attendiamo notizie sulla convocazione del tavolo prefettizio”.

I segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil ieri hanno incontrato il prefetto Antonella De Miro, sollevando il problema della necessità dell’erogazione immediata dei salari pregressi e chiedendo una soluzione, come quella già ipotizzata, di affidare i lavori all’azienda giunta seconda nell’aggiudicazione della gara.

“Ancora non sono arrivate risposte definitive. Ma il problema imminente – abbiamo ribadito – è quello del pagamento dei salari. Abbiamo chiesto la certezza che le somme arretrate vengano sbloccate e chiarezza sulle mensilità correnti. Per il pagamento del mese di gennaio l’azienda a noi non ha dato ancora certezze, è inaccettabile, così si conclama una inadempienza contrattuale. Su questo aspetto abbiamo chiesto al prefetto una verifica attraverso il commissario Ruperto. Sulla questione generale della continuità produttiva, attendiamo risposte fra mercoledì e giovedì dalla convocazione di una riunione presso la Prefettura con la Tecnis, il commissario incaricato della gestione straordinaria, Rfi e l’amministrazione comunale”.

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