I pescherecci saranno dotati di telecamere a bordo. Passa il voto a Strasburgo dall’Europarlamento che modifica così il regolamento comunitario sui controlli sul settore.

Annalisa Tardino, europarlamentare Lega, componente commissione Pesca, commissario Lega Salvini Premier in Sicilia si oppone a tale risoluzione.

“In Europa passa ancora una volta l’approccio vessatorio nei confronti dei nostri pescatori – sostiene –. Il compromesso raggiunto con il Consiglio dell’UE sulla proposta di modifica del vigente regolamento sui controlli in materia di pesca, contiene infatti una inaccettabile videosorveglianza dei nostri pescatori, insieme ad altre norme che vanno nella direzione opposta della semplificazione e sono evidentemente ispirate da un forte pregiudizio nei confronti della pesca e dei pescatori tutti”.

“Battuti contro installazione telecamere su pescherecci”

Tardino prosegue spiegando il perché della contrarietà delle telecamere sui natanti. “Ci siamo battuti sin dall’inizio dei lavori contro l’installazione di telecamere a circuito chiuso sui pescherecci per video sorvegliare i pescatori come fossero delinquenti, in barba ad ogni norma del diritto del lavoro, e siamo riusciti quantomeno ad ottenere che si applicasse alle imbarcazioni di lunghezza superiore a 18 metri ad alto rischio di non rispetto dell’obbligo di sbarco. Ma per noi questo non è sufficiente, l’obbligo doveva venire meno”.

“Sinistra ha votato ancora una volta contro interessi dell’Italia”

E continua: “Il Parlamento Ue, grazie al voto favorevole dei deputati di sinistra, che ancora una volta votano contro gli interessi dell’Italia, visto che anche lo stesso governo italiano si è dichiarato contrario a questo regolamento, penalizza i pescatori, anche siciliani, e contribuirà all’arrivo sulle nostre tavole di pesce straniero, di dubbia qualità e freschezza. Noi della delegazione Lega abbiamo votato contro questo accordo, e continueremo a fare sentire la nostra voce, in Italia come in Europa, a difesa dei pescatori, sempre più vessati da questa maggioranza Ue, che dobbiamo sovvertire con il voto delle prossime elezioni europee”.