“E’ inammissibile che un’azienda tra le più grandi e importanti d’Italia come Telecom Italia, che dovrebbe avere un’attenzione straordinaria verso le nuove tecnologie, e aderire a un piano industriale chiaro che crei sviluppo e soprattutto occupazione, continui ad agire in modo unilaterale”, dichiarano il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso, e Fabio Maggio, rappresentante Slc Cgil Palermo di Telecom in seguito alla decisione dell’azienda di rivedere i contratti, che comporterà tagli agli stipendi.

Dopo la protesta degli ottanta dipendenti della sede di via Manzoni, domani si terrà un sit in di protesta dalle 17 alle 20 davanti al punto vendita Telecom di via Libertà.

“Non è chiaro quale sia la politica aziendale su core business, sulle reti, sui servizi innovativi e su come recuperare fatturati e clienti. Non ci sono risposte sugli investimenti atti a migliorare la qualità del servizio. L’unica azione tangibile di Telecom messa in campo è la riduzione del diritto e del salario ai propri dipendenti- aggiungono Rosso e Maggio – Non è stato pagato il premio di produzione.

E’ stato disdettato il contratto aziendale e contestualmente sono state avanzate una serie di richieste in deroga alle leggi, mirate a demolire il contratto nazionale. Cio’ è inammissibile. Ci saremmo aspettati piani mirati alla formazione, alla ricerca e allo sviluppo del capitale umano, in un contesto di digitalizzazione e di piattaforme multimediali. Le organizzazioni sindacali, le Rsu e le categorie hanno indetto 4 ore di sciopero a livello territoriale e uno di 8 ore a livello nazionale. Chiediamo con forza che si ritorni alla ragionevolezza e al confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali per creare presupposti che diano occupazione strutturata, professionalità e competitività in un mercato ormai difficile”.