“Il governo nazionale ha ordinato di allestire una tendopoli per centinaia di migranti nelle campagne tra Vizzini e Militello in Val di Catania. Il governo della Regione Siciliana è totalmente contrario. Forse qualcuno a Roma, al posto di arrossire per l’incapacità manifestata nell’adottare un Piano organico sull’immigrazione durante l‘emergenza Covid, pensa di poter continuare a trattarci da campo profughi d’Europa. Avevo detto che siamo e saremo contrari al ritorno del business dell’immigrazione e delle facili illusioni per disoccupati disperati. Pensare a una sorta di campo di concentramento per centinaia e centinaia di persone, in tempo di epidemia, significa essere semplicemente irresponsabili. Il ministro dell’Interno intervenga: di tendopoli e di affaristi la Sicilia non vuole più sentirne”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Una presa di posizione chiara e precisa quella del Governo regionale che non tarda a registrare le prime reazioni dal mondo politico.

“Ricordo a Musumeci che diritto d’asilo e immigrazione sono competenze esclusive dello Stato: i prefetti dipendono dal Ministero degli interni e non da lui”. Lo dice Fausto Raciti, parlamentare del Partito Democratico e vicepresidente della commissione affari costituzionali, in merito alla lettera con la quale oggi il Presidente della Regione Sicilia indica ai prefetti nuove misure per la redistribuzione dei migranti.

“Anche Musumeci – prosegue – ha i suoi momenti da Cateno De Luca, evidentemente. Il governo nazionale sgombri un campo cosi’ delicato da certe pagliacciate e intervenga direttamente, come di dovere, per evitare situazioni sul territorio che rischiano di diventare esplosive”, conclude Raciti.

Sui migranti la polemica politica ha assunto toni elevati. Forza Italia e Lega hanno pensato di presentare insieme un esposto denuncia alla Procura della Repubblica contro il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

“Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Quotidianamente migliaia di migranti arrivano a Lampedusa, nell’isola dei conigli, senza che nessuno delle forze del’ordine li blocchi prima dell’attracco”. E’ quello che si legge nell’esposto-denuncia contro il ministro Lamorgese, presentato alla Procura della Repubblica di Agrigento dal segretario di Forza Italia Lampedusa, Rosario Costanzo e da Angela Maraventano, commissario della Lega “Salvini premier”.

Ma c’è di più perchè la denuncia è stata estesa anche contro le organizzazioni umanitarie che operano in relazione al fenomeno migratorio e contro gli scafisti che organizzano gli sbarchi. I due esponenti politici si dicono “sorpresi” che “ancora oggi in piena emergenza Covid-19 si permetta che migliaia di migranti giungano sulla terraferma e vengano a contatto con cittadini e turisti senza che siano state prima accertate le loro condizioni sanitarie ed escludere possibilità di contagio tanto più che ancora oggi mancano i dispositivi necessari e obbligatori per contrastare la diffusione del contagio Covid”.

“Consiglio al mio amico Fausto Raciti di andare a fare una buona ripetizione di diritto pubblico. L’ordinanza adottata dal presidente della Regione, quale soggetto attuatore del commissario per l’emergenza Covid, è legittimata, appunto, dall’attuazione di misure per il contenimento del contagio”. Lo dice in replica alle dichiarazioni del deputato del PD Fausto Raciti l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che aggiunge: “nessun riferimento al diritto di asilo, impropriamente evocato dal deputato. Solo il richiamo statico a norme già esistenti e, quindi, cogenti. Piuttosto, che ne pensa della decisione di allestire a Vizzini un campo in tenda? Questa sì è una decisione dello Stato. E che decisione …”

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